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8 Gennaio 2024

EuTax Observatory: gli italiani possiedono all'estero immobili in nero per 15,5 mld (Report)

di red

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Non sappia la tua mano sinistra quello che fa la destra, recita la Bibbia. La mano destra, in questo caso, è l’italiano evasore che spende fior di quattrini in proprietà immobiliari. La mano sinistra, ovviamente, è il Fisco. Così, secondo il Global Tax Evasion Report 2024 di EuTax Observatory, la ricchezza degli italiani è stata impiegata anche per acquistare, senza dichiararli, beni immobili all’estero per una cifra complessiva di 15,5 miliardi di euro.

Nel dettaglio, il valore degli immobili acquistati in Costa Azzurra ammonta a 7,3 miliardi, a Parigi a 3,7 miliardi, a Londra a 2,7 miliardi, a Oslo attorno ai 200 milioni e, fuori dall'Europa, a Dubai a 920 milioni e a Singapore a 140 milioni.

Secondo il report di EuTax Osservatory, se tutta la ricchezza prodotta in Italia venisse dichiarata non ci sarebbero problemi di spesa pubblica e di risorse scarse: il nostro Paese avrebbe tutto ciò che occorre, dal punto di vista finanziario, per portare avanti le riforme, in primis quella fiscale, per sostenere le famiglie più fragili e per assegnare più fondi alla scuola ed alla sanità.

Il rapporto aggiunge che il valore della ricchezza detenuta all'estero dagli italiani sarebbe superiore ai 200 miliardi di euro, che equivalgono alle risorse del Pnrr. Cifra, comunque, ridotta rispetto al passato, grazie ad una serie di policy messe a punto dalle autorità fiscali globali per ridurre l'evasione, ma pur sempre troppo elevata.

La ricchezza nascosta nei paradisi fiscali equivarrebbe al 10,6% del PIL nazionale. Il patrimonio finanziario ammonterebbe al 9,8% del Pil e la ricchezza detenuta sotto forma di patrimonio immobiliare allo 0,8% del Pil.

Nello specifico, il focus relativo all’Italia mostra che la sola ricchezza "finanziaria", vale a dire azioni, bond, quote fondi e depositi bancari, trafugata dai contribuenti verso paradisi fiscali in Svizzera, Asia, Europa e America è pari a 196,5 miliardi di euro. Di questi 181 miliardi sono depositati su conti correnti di banche off-shore o in altre attività finanziarie, quali, azioni, obbligazioni e quote fondi.

Di questa cifra, il 45,5% pari a 82,6 miliardi è fuggito in Svizzera, nonostante i grandi passi avanti fatti in questi ultimi anni per abbattere il segreto bancario; il 33,8% pari a 61,5 miliardi è fuggito in altri Paesi dell'Unione europea come l'Irlanda e l'Olanda; il 14,6% pari a 26,6 miliardi è volato in Asia; il 6% pari a 11 miliardi ha oltrepassato l'Oceano ed è finito in America.

Ai beni non tracciabili già citati si aggiungono altri come, ad esempio, l'oro, le opere d'arte, le auto di lusso, i gioielli, yacht e jet privati.

Scarica l'allegato.

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