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20 Dicembre 2021

Dyanema: affitti troppo cari per due italiani su tre

di E.I.

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I costi legati all’abitazione sono tra le voci di spesa più importanti per le famiglie italiane, in particolare per quelle che non possono contare su una casa di proprietà. Secondo il 62% degli italiani il costo degli affitti nella propria città è troppo alto. Il dato emerge dall’Osservatorio sui mercati immobiliari voluto da Dyanema e realizzato da Nextplora.

Una situazione, quella del costo degli affitti che, secondo gli italiani, non è migliorata significativamente con la pandemia: per uno su quattro i prezzi sono scesi ma meno di quanto si aspettassero, dato il contesto, mentre secondo l’esperienza di un ulteriore 23% la diminuzione dei costi degli affitti ha riguardato solo alcune zone della città in cui abitano. Il 25% degli italiani non ha riscontrato alcuna diminuzione di costi, nonostante si pensasse che piuttosto che tenere immobili senza inquilini, molti proprietari rivedessero i prezzi al ribasso.

Alla luce di affitti invariati, gli italiani vedono sempre con maggior favore l’idea di acquistare casa, con l’intenzione, quando possibile, di convertire l’affitto in rate del mutuo: opinione che viene condivisa da quattro italiani su cinque (79%). Non mancano tuttavia i sostenitori dell’affitto; il 9% lo preferisce all’acquisto della casa per poter essere libero di cambiare abitazione con maggiore facilità mentre il 12% preferisce lo status di inquilino così da non avere particolari responsabilità nei confronti dell’immobile.

L’acquisto della casa, nonostante i recenti incentivi statali, secondo la ricerca viene percepita ancora come un’operazione preclusa ai giovanissimi: secondo il 62% degli italiani l’età in cui è normale fare questo tipo di investimento è intorno ai 40 anni mentre solo il 14% pensa che sia possibile affrontare l’acquisto già con il primo contratto di lavoro. In generale l’investimento immobiliare, secondo gli italiani, deve essere finalizzato principalmente all’acquisto della prima casa (64%); il 18% invece, pensa che, a prescindere dall’uso che se ne farà, diventare proprietario di un’immobile in una grande città rappresenti sempre un buon investimento. Il 12%, infine, punterebbe sull’acquisto di una casa da riaffittare immediatamente così da avere una fonte di reddito.

Cristian Trio, Ceo e Founder di Dyanema: “Gli italiani spesso guardano al mercato immobiliare secondo logiche radicate nel tempo e che non intercettano i cambiamenti in atto. E se è vero che vi è stata una rapida ripresa dei prezzi degli immobili, dopo le incertezze legate ai momenti più duri della pandemia, bisogna riscontrare alcune novità che stanno modificando il mondo immobiliare. Elementi come la maggior attenzione agli aspetti ambientali – che incideranno anche sull’urbanistica delle città - e i sistemi di incentivi ai mutui per i più giovani potrebbero impattare fortemente sul mercato real estate, creando nuove interessanti opportunità per investitori e famiglie. Per questo noi di Dyanema continuiamo ad aggiornare i nostri sistemi di selezione delle operazioni, convinti che prezzo adeguato e accesso facilitato al credito rimarranno il faro costante per il mercato e permetteranno a molti di realizzare il sogno dell’acquisto di una casa di proprietà”.

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