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30 Giugno 2021

Deloitte: Hospitality, ripartirà non prima del 2023 (Report)

di E.I.

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Il turismo è stato tra i settori più colpiti dalla pandemia, con ripercussioni sull’intera value chain, su domanda e offerta: nel 2020 in Italia è stato registrato un calo del 60% dei visitatori rispetto al 2019, con una riduzione dei pernottamenti turistici di circa 224 milioni, per una perdita complessiva di 95 miliardi di euro. 

Partendo da queste evidenze si è svolto l’Hospitality Think Tank di Deloitte, con l’obiettivo di facilitare e stimolare il dibattito su tematiche di forte attualità e rilevanza, approfondendo le sfide e le opportunità di trasformazione nell’ecosistema del settore hospitality.

Guardando ai primi dati del 2021 la situazione non è particolarmente migliorata: rispetto a febbraio 2020, quando ancora era consentito viaggiare, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuite del -79% (357 milioni di euro), mentre la spesa degli italiani all'estero è calata del -69,5% (430 milioni di euro). 

Il 38% degli italiani preferisce rimandare la pianificazione di viaggi a quando la situazione pandemica sarà migliorata. La preoccupazione per la propria salute rimane un tema rilevante per il 47% dei nostri connazionali e per il 57% dei consumatori stranieri. Le modalità di trasporto e pernottamento sono cambiate: sono aumentate le richieste di auto a noleggio rispetto ai voli low cost, in crescita anche le ricerche delle case vacanza a discapito degli hotel.

È  verosimile che per il mercato domestico l’effettiva ripresa del settore non avverrà prima del 2023, mentre si parla del 2024 per il mercato internazionale.

Tommaso Stranieri, Hospitality Leader di Deloitte “Queste previsioni sono state fatte al termine del 2020, prima dell’avvio della campagna vaccinale. Auspicabilmente l’efficacia della campagna stessa potrà migliorare le performance del settore già a partire dal 2021. La fase di Recovery per il settore Hospitality tout-court sarà comunque più lunga rispetto ad altri settori colpiti dalla pandemia, ed è fondamentale che tutti gli operatori dell’ecosistema  turismo utilizzino questo periodo di transizione per prepararsi alla nuova fase di prosperità, approntando investimenti di diversa natura con la finalità di migliorare le proprie performance ed essere pronti ad accogliere e gestire il viaggiatore del futuro”.

Scarica il Report.

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