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Dopo sei mesi di corsa al credito, nel mese di giugno si registra il primo stop con una contrazione dell'1,9%. È quanto emerge dal Barometro CRIF sul credito alle famiglie italiane (Fonte EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF). Dall'aggiornamento al I semestre la dinamica è positiva e segna un +5,3%.
L'importo medio richiesto in questi mesi si è mantenuto stabile. Nell'aggregato di prestiti personali e finalizzati si attesta a 8.553 euro (-0,4% rispetto allo stesso periodo del 2022). Nel solo mese di giugno si rileva una crescita dell'ammontare richiesto pari a un +3,7%, che corrisponde a un valore complessivo di 8.656 euro.
I primi mesi dell'anno sono stati sopra le più rosee previsioni per quanto riguarda le richieste di finanziamento delle famiglie italiane. Infatti - commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF - la domanda interna è rimasta vivace, con un buon andamento degli investimenti, ma le criticità macroeconomiche che erano rimaste sullo sfondo si stanno piano piano avvicinando. Dopo le dinamiche di forte espansione della domanda digitale, sospinte dalla pandemia, riscontriamo la prima inversione di tendenza pari al -19% rispetto al I semestre 2022. Unico segmento che mantiene il trend di crescita è la Generazione Z con un +14%.
Nel semestre di osservazione le richieste di finanziamenti finalizzati hanno fatto registrare una frenata del 4,9% rispetto al corrispondente periodo del 2022. Andamento positivo invece per i prestiti personali, che fanno segnare un +21,7%.
Per quanto riguarda l'importo medio per entrambe le forme tecniche si registra una contrazione: per i prestiti finalizzati abbiamo un -3,1% (5.926 euro), mentre i prestiti personali hanno visto una contrazione del 5,6% che ha portato il valore medio ad assestarsi a 11.878 euro.
L'analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che nel I semestre 2023 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe inferiore ai 5.000 euro, che arriva a spiegare il 53,3% del totale.
Dall'analisi della distribuzione per durata dei finanziamenti si evince che, anche in questa prima metà dell'anno, quasi un finanziamento su due preferisce piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota pari al 27,9% del totale.
Osservando, infine, la distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all'età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come nei primi 6 mesi dell'anno sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 24,2% del totale, seguita da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 21,2%.
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