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7 Giugno 2023

Covip, fondi pensione: nel 2022 iscritti +5,4%, risorse -3,6% a 205,6 mld

di red

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Alla fine del 2022, i fondi pensione in Italia sono 332: 33 fondi negoziali, 40 fondi aperti, 68 piani individuali pensionistici (Pip) e 191 fondi pensione preesistenti. Il numero delle forme pensionistiche operanti nel sistema è in costante riduzione. Nel 1999, le forme erano 739, oltre il doppio. È quanto emerge dalla Relazione annuale sull'attività svolta dalla Covip nel 2022, presentata alla Camera.

La Commissione di vigilanza sui fondi pensione segnala che l'allocazione degli investimenti effettuati dai fondi pensione (escluse le riserve matematiche presso imprese di assicurazione e i fondi interni) registra la prevalenza della quota in obbligazioni governative e altri titoli di debito, per il 54,6% del patrimonio: il 15,4% sono titoli del debito pubblico italiano. In calo al 20% i titoli di capitale (rispetto al 22,6% del 2021) e anche le quote di Oicr, passate dal 16 al 15,3%. I depositi si attestano al 6,5%.

Gli investimenti immobiliari, in forma diretta e indiretta, presenti quasi esclusivamente nei fondi preesistenti, rappresentano circa l'1,9% del patrimonio, sostanzialmente stabili rispetto al 2021. 

Nell'insieme, il valore degli investimenti dei fondi pensione nell'economia italiana (titoli emessi da soggetti residenti in Italia e immobili) è di 35,5 miliardi di euro, pari al 20,9% del patrimonio, in calo sia in valore assoluto sia in termini percentuali rispetto al 2021 (rispettivamente, 40 miliardi e 22,7%). I titoli di Stato ne rappresentano la quota maggiore attestandosi a quota 26,1 miliardi di euro.

A fine 2022, il totale degli iscritti alla previdenza complementare è di 9,2 milioni, in crescita del 5,4% rispetto all'anno precedente, per un tasso di copertura del 36,2% sul totale delle forze di lavoro. 

I fondi negoziali contano 3,7 milioni di iscritti, quasi 1,8 milioni sono gli iscritti ai fondi aperti e 3,5 milioni ai Pip nuovi; circa 650.000 sono gli iscritti ai fondi preesistenti. 

Gli uomini sono il 61,8% degli iscritti alla previdenza complementare (il 73% nei fondi negoziali). Si conferma anche un gap generazionale: la distribuzione per età vede la prevalenza delle classi intermedie e più prossime all'età di pensionamento: il 48,9% degli iscritti ha età compresa tra 35 e 54 anni, il 32,3% ha almeno 55 anni e solo il 18,8% è sotto i 35 anni. 

Quanto all'area geografica, la maggior parte degli iscritti risiede nelle regioni del Nord (57,1%).

Le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari si attestano a 205,6 miliardi di euro, in calo del 3,6% rispetto all'anno precedente a causa dell'andamento negativo dei mercati finanziari: un ammontare pari al 10,8% del Pil e al 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. I contributi incassati nell'anno sono pari a circa 18,2 miliardi di euro.

In tutte le forme pensionistiche complementari il flusso di contributi del 2022 è risultato in crescita rispetto al 2021: ne sono affluiti 6,1 miliardi ai fondi negoziali (+4,6%), 2,8 miliardi ai fondi aperti (+7,8%), 5 miliardi ai Pip (+2,4%) e 4,1 miliardi ai fondi preesistenti (+1,5%).

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