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Non ci sono parole per commentare l’indiscrezione secondo la quale il governo non vorrebbe acconsentire all’eliminazione – proposta da diverse forze politiche di maggioranza e richiesta dallo stesso relatore del decreto Sostegni bis alla Camera, l’onorevole Massimo Bitonci – dell’intera Imu dovuta per il 2021 dai proprietari che stanno subendo dal marzo 2020 il blocco degli sfratti. L’esecutivo – a quanto risulta – avallerebbe l’intervento per una sola rata.
Stiamo parlando di famiglie e imprese che dal 17 marzo 2020 non hanno la disponibilità del loro immobile, sono senza redditi e devono anche pagare spese condominiali e di manutenzione. Il tutto, senza alcun risarcimento, sostegno o ristoro da parte dello Stato che attenuasse gli effetti drammatici di una misura, peraltro, palesemente incostituzionale e per questo rinviata alla Consulta da diversi Tribunali.
L’eliminazione dell’Imu dovuta per il 2021, dopo che per il 2020 non ne è stata prevista alcuna limitazione, sarebbe semplicemente un atto dovuto, un minimo segnale di rispetto nei confronti di soggetti i cui diritti sono stati calpestati da una legislazione rozza e ideologica. Non risolverebbe certamente la situazione economica disastrosa dei tanti che sono in attesa di ciò che è loro, e che sono arrivati a rivolgersi finanche alla Caritas, ma eviterebbe di aggiungere la beffa al danno.
È online il nuovo numero di REview.Questa settimana: Mutui: sempre più sotto pressione tra inflazione e r
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