Confedilizia esprime preoccupazione riguardo ai recenti sviluppi relativi agli incentivi fiscali. In un contesto in cui la conservazione dei beni di interesse storico e artistico è fondamentale per il patrimonio culturale e per l'economia, l'organizzazione solleva interrogativi sulla sufficienza delle misure adottate per preservare tali risorse. Questi beni non solo rappresentano un valore unico a livello mondiale, ma offrono anche potenzialità significative in termini di offerta culturale, stimolo economico e creazione di posti di lavoro.
Inoltre, Confedilizia sottolinea la necessità di affrontare il problema più ampio del futuro del patrimonio immobiliare nazionale, in un contesto demografico ed economico sfavorevole. La recente manovra economica, secondo l'organizzazione, introduce tagli e complicazioni che potrebbero compromettere l'efficacia di un sistema di incentivi fiscali attivo da oltre venticinque anni e che rispondeva a esigenze collettive.
Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha espresso queste preoccupazioni durante un intervento al Cnel, in occasione della presentazione del quinto rapporto annuale dell'Osservatorio patrimonio culturale privato, curato dalla Fondazione Ries. Sebbene si attenda la lettura dei testi definitivi della manovra, le anticipazioni finora disponibili sono state considerate piuttosto chiare.