Ultime notizie

5 Novembre 2024

Codice dei Contratti Pubblici: FINCO, bene le nuove direttive del governo

di Red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Finco esprime soddisfazione per il chiarimento definitivo che, per qualificarsi all'esecuzione di lavori pubblici, possono essere utilizzati solo i lavori effettivamente svolti. Questo principio è stato sostenuto da Finco per un decennio in varie sedi, sia presso l'Esecutivo che in audizioni parlamentari e interlocuzioni informali.

Dall'analisi preliminare dello Schema di Decreto Legislativo Correttivo del Codice dei Contratti Pubblici (DLgs 36/23), emerge un quadro con aspetti positivi e negativi che si auspica vengano chiariti nel corso del processo istituzionale. Il lavoro del Ministero sul subappalto è apprezzabile, in particolare l'inserimento di una riserva del 20% di subappalto per le PMI e l'applicazione della "revisione prezzi" anche a subappaltatori e subcontraenti. Di particolare importanza è il chiarimento inserito al comma 20 dell'art. 119 del Codice sul subappalto, che riconosce i lavori eseguiti a chi li ha realmente svolti, ossia i subappaltatori.

Con questa precisazione, l'appaltatore potrà utilizzare i lavori realizzati da altri solo per incrementare la propria cifra d'affari complessiva, ma non per acquisire qualificazioni per attività non svolte. Questo cambiamento è stato necessario per correggere un'anomalia nel meccanismo di qualificazione che persisteva da tempo e che il Codice 36 aveva ulteriormente aggravato. La correzione riallinea la previsione alla Legge Delega (L. 78/22 art 1, comma 2, lettera s), che prevede una revisione del sistema di qualificazione generale degli operatori, valorizzando criteri di verifica formale e sostanziale delle capacità realizzative e delle competenze tecniche e professionali.

La modifica avrà effetti significativi sulla sicurezza nei cantieri rispetto a qualsiasi adempimento procedurale come la Patente a Crediti. Positivo è anche l'inserimento di un meccanismo di revisione prezzi per lavori, servizi e forniture, che dovrebbe essere applicato senza complicazioni. Tuttavia, il chiarimento sulla soglia del 5% rischia di ridurre l'efficacia del meccanismo essenziale per l'equilibrio contrattuale. Si auspica una rettifica della previsione.

Si confida in una revisione del nuovo Allegato I-01 riguardo all'individuazione del Contratto Collettivo Nazionale o Territoriale di Lavoro applicabile. Formalmente è prevista un'equivalenza tra contratti e non è causa di esclusione l'applicazione di un contratto diverso da quello indicato dalla SA; tuttavia, le condizioni individuate vanificano questa apertura. È importante conservare e valorizzare la peculiarità del CCNL specifico per l'attività da svolgere.

Preoccupazione desta la norma transitoria inserita all'art. 225 per l'individuazione dei Restauratori idonei alla progettazione e direzione lavori su Beni Culturali tutelati. Si tratta di un ampliamento della platea di figure professionali idonee che andrebbe eliminato.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: IGD: crescita sostenibile al cent