Cherry Bank, banca specializzata nei segmenti retail, corporate, wealth management e NPL, ha strutturato un veicolo di cartolarizzazione interamente dedicato all'acquisto di crediti derivanti da operazioni di specialized financing originati e strutturati dalla divisione di Special Situations di Cherry Bank. La banca è anche servicer esclusivo e co-investitore del veicolo con una quota del 10% del valore di emissione dei crediti.
Il veicolo, denominato "Cherry Blossom" e rivolto ad investitori istituzionali, ha collocato il primo portafoglio, per un valore pari a 30 milioni di euro. Il portafoglio è composto da crediti performing di aziende in crisi reversibile ("back to bonis") a sostegno del loro rilancio ed uscita dalla situazione di difficoltà. Si tratta di esposizioni che costituiscono una asset class in crescita, anche per il maggiore ricorso al procedimento di composizione negoziata della crisi d'impresa, +19% nel 2023 e +53% nel primo semestre 2024; quota che, per l'intero anno secondo alcune stime, potrebbe arrivare a +60%. Dall'entrata in vigore nel 2021 della composizione negoziata ad oggi, 167 imprese hanno trovato un percorso di uscita dalla crisi con 8.250 posti di lavoro salvaguardati: il tasso di successo è stato di quasi il 22% nel 2023 (fonte: Unioncamere/Infodata).
Giovanni Bossi, Amministratore Delegato e primo Azionista di Cherry Bank: "La modalità di messa a disposizione del credito alle imprese sta cambiando, con la necessità di individuare risorse alternative e soluzioni sempre più flessibili a sostegno dell'economia reale. Questa operazione si inserisce nell'ampio ventaglio di risposte che Cherry Bank ha strutturato per le aziende e rappresenta una prima opportunità rivolta agli investitori istituzionali di co-investire con Cherry Bank attraverso modelli non tradizionali. Questo significa rendimenti interessanti, legati a duration di portafoglio contenute ed un modello di governance ben strutturato, che rappresenta un valore assoluto per operazioni di co-investimento".
La prima emissione dell'importo di 30 milioni di euro è stata interamente collocata e sottoscritta da investitori istituzionali appartenenti al mondo bancario italiano e anglosassone, società finanziarie d'investimento, tesorerie corporate e family office.