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Banche italiane: incidenza delle commissioni in aumento dalla crisi finanziaria
di red
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Il rapporto tra commissioni e asset totali nel sistema bancario italiano è il più elevato tra i principali paesi dell'area euro, ed è aumentato in modo costante dal 2008. Sebbene le commissioni addebitate dalle banche alla clientela non siano soggette a regolamentazione, il loro impatto e la loro evoluzione nel tempo "possono segnalare sia rischi per la sostenibilità dei modelli di business delle banche, sia frizioni nella correttezza dei rapporti con i clienti". Il quadro emerge dalla ricerca "Commissioni bancarie, tra trend e modelli di business" pubblicata da Banca d'Italia.
Secondo lo studio condotto dagli economisti della Banca d'Italia, l'aumento del reddito da commissioni ha coinvolto tutte le categorie di banche, ma le quote di reddito generate e l'uso delle tipologie di commissioni sono molto eterogenee tra gli istituti. Ad esempio, le banche cooperative significative hanno ratio in media inferiori tra le fee totali e gli asset totali, ma ratio più elevati tra le commissioni per gli ordini di pagamento, le carte di pagamento e la gestione dei conti.
I risultati della ricerca mostrano che commissioni più elevate sono associate a spese operative più elevate e livelli di capitale inferiori. Questi risultati sono generalmente stabili nel tempo, nelle categorie bancarie e nei tipi di commissioni.
Le stime, sottolinea la ricerca, non implicano un nesso causale tra le variabili, tuttavia, suggeriscono che un reddito da commissioni più elevato richiede o si ottiene quando la struttura dei costi è più ingombrante e che la dipendenza dal reddito da commissioni è più pronunciata per le banche con livelli di capitale inferiori.
I risultati mostrano che non esiste una relazione stabile tra commissioni e margine di interesse a livello bancario, il che suggerisce che l'aumento delle commissioni dopo la crisi finanziaria globale non è semplicemente e interamente dovuto al calo dei profitti da prestito causato dal prolungato periodo di bassi tassi di interesse.
Più in generale, le banche più specializzate nell'attività di prestito tradizionale risultano utilizzare meno le commissioni come fonte di reddito rispetto alle banche specializzate nell'attività di investimento.
L’analisi di Bankitalia suggerisce che le banche i cui modelli di business sono più focalizzati sui prestiti alle famiglie hanno meno probabilità di fare affidamento sulle commissioni e non sembrano sfruttare i prestiti per ampliare la portata delle commissioni.
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