Gli italiani continuano a guardare con interesse agli investimenti in America Latina, pur se con alcune differenze tra i Paesi.
Meglio il lusso
Cresce il flusso in Messico, grazie alle previsioni di crescita economica superiore alle nazioni concorrenti e alla realizzazione di numerosi nuovi progetti sia nella capitale che nelle località turistiche più note, come Cancun, favorita anche dall’ampliamento dell’aeroporto internazionale.
L’attrattività di Cancun e della zona circostante è legata anche ai rendimenti elevati, che possono superare il sette per cento annuo netto nei complessi di lusso con servizi comuni. A Città del Messico, invece, gli acquisti si concentrano nei quartieri di lusso, dove è abbondante l’offerta di ville con piscina privata nell’ambito di complessi con servizi sportivi e, spesso, campo da golf, come Miguel Hidalgo e Lomas de Chapultec.
L’esotico perde appeal
Si conferma l’allontanamento dalle località esotiche evidenziato nella prima parte dell’anno passato, che si concretizza sia in un calo di acquisti che nella volontà di disfarsi di proprietà acquistate negli anni passati. La grave crisi economica e l’incertezza politica dell’America Latina hanno fatto crollare l’interesse per il Brasile, anche a causa dei crescenti problemi di criminalità. L’effetto Olimpiadi non è stato in grado di innescare un’inversione di tendenza a Rio de Janeiro, anche perché si prevede che la nuova offerta richiederà tempi lunghi di assorbimento. Qui si va da un prezzo minimo di 1.800 euro al metro quadro ad un massimo di cinquemila euro al metro quadro.
Un modesto aumento di interesse riguarda Buenos Aires, dove si fanno sentire i primi effetti della rimozione del controllo sui cambi approvata alla fine del 2015, anche se per il momento l’impatto positivo è limitato al mercato di lusso. Escludendo le punte di mercato il prezzo massimo nella capitale dell’Argentina il prezzo massimo è di 2.200 euro al metro quadro.
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