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6 Maggio 2020

Arrivano potenziati Ecobonus e Sismabonus

di G.I.

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Rilanciare i cantieri, non appena potranno riaprire anche quelli per le ristrutturazioni private, con un aumento di ecobonus e sismabonus fino al 110%. In attesa del via libera europeo a un nuovo allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, il governo continua il lavoro di quello che finora era stato chiamato il “decreto aprile”, che dovrebbe arrivare, però, entro l’8 maggio. Nel nuovo decreto economico in arrivo entrerà il rafforzamento dell'eco-bonus cioè la detrazione fiscale per gli interventi di efficienza energetica negli edifici. L'idea è spingere fortemente sull'edilizia ai fini della ripresa economica.


Le riunioni di governo si susseguono e in molti indicano nel 6 maggio la data più probabile per il varo della maxi-manovra in deficit per 55 miliardi, cui seguirà a stretto giro, come ha confermato in Parlamento anche il premier, un nuovo decreto “per la rinascita”, con una serie di semplificazioni burocratiche e di misure per sbloccare opere pubbliche e investimenti.


Per i cantieri si pensa, appunto, a rafforzare ecobonus e sismabonus (ci lavorano il Mise e il sottosegretario Riccardo Fraccaro). E per tutte le imprese ci saranno diverse misure, dai ristori a fondo perduto per le microimprese ai rafforzamenti di capitale per le aziende fino a 249 dipendenti, insieme ad aiuti per gli affitti (per 3 mesi) e le bollette (equiparando le utenze a quelle domestiche e riducendo, di conseguenza, gli oneri di sistema). In tutto si muoveranno circa 15 miliardi, cui si aggiungono i 50 miliardi a Cdp per soccorrere le grandi imprese in crisi.


Tornando al nuovo ecobonus e sismabonus i benefici fiscali arriveranno al 110% per le spese sostenute dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2022.
Al momento la detrazione fiscale per i lavori che migliorano l'efficienza energetica va dal 50% all'85% e si sconta in 10 anni. Il sismabonus si sconta in 5 anni e ha lo stesso range di detrazione (il massimo si ha per i lavori sulle parti comuni dei condomini) o per chi acquista edifici demoliti e ricostruiti nelle zone a rischio sismico 1, il più alto.
Già il ministro  dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a inizio marzo, prima che la crisi italiana esplodesse, parlò di ecobonus e sismabonus potenziato: “Contiamo di recuperare già in questo decreto l'ecobonus e il sismabonus al 100 per cento, che diventa 120 se consideriamo il meccanismo dello sconto in fattura con la cessione dell'intero beneficio fiscale da chi ordina i lavori all'impresa che li esegue – aveva detto - Alla fine della seconda guerra mondiale una delle condizioni del miracolo economico italiano furono gli investimenti sulla casa. Dobbiamo ripartire da qui anche stavolta, sarà il volano della nostra economia. Questa misura, che ha primi effetti finanziari nei 2021, peserebbe per il primo anno per circa 2 miliardi”.


Poi è arrivata la conferma del premier Conte.

“Contiamo di recuperare, all'interno dei prossimi provvedimenti utili, un intervento di complessivo potenziamento delle detrazioni fiscali a beneficio del settore dell'edilizia e della sostenibilità -  ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte al Parlamento - Stiamo studiando, e vogliamo inserirlo già nel prossimo decreto legge, quello sulle misure economiche, l'applicazione di un articolato meccanismo che offra a tutti i cittadini, pensate, di poter procedere a interventi di riqualificazione energetica, di efficientamento antisismico, arrivando a beneficiare di sconti pari al costo pressochè totale dei lavori effettuati. Puntiamo molto su questo strumento perché lo riteniamo particolarmente efficace per valorizzare gli immobili, sostenere il settore delle costruzioni, per generare occupazione”.


Nello specifico sarebbero tre le tipologie di interventi ammessi. Isolamento termico delle facciate e/o coperture fino a 60mila euro di spese moltiplicati per il numero delle unità immobiliari del condominio; gli interventi di sostituzione degli impianti termici con pompe di calore; gli interventi di sostituzione degli impianti a gasolio con quelli energeticamente più efficienti. A questi si aggiungerebbero tutti gli altri interventi oggi agevolati al 50% come finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa.
La richiesta di prorogare il sisma-ecobonus “con potenziamento al massimo di percentuale della detrazione” e anche il bonus facciate al 2023 era arrivato anche dall’Ance. I costruttori, in audizione alle commissioni Finanze e Attività produttive alla Camera su dl Imprese, hanno, inoltre, chiesto il ripristino dello sconto in fattura , con possibilità di cessione anche alle banche.


E poi, ci sono le diverse proposte da parte dell’opposizione.


Il centrodestra, su infrastrutture e edilizia, chiede anche di “attuare un grande piano infrastrutturale pubblico, con lo sblocco degli oltre 100 miliardi già stanziati e non spesi per la modernizzazione del Paese, anche al fine di sostenere l'edilizia e con almeno 28 miliardi immediatamente spendibili in cassa, di cui un miliardo da destinare alle opere olimpiche Milano Cortina 2026”, e “prevedere incentivi fiscali e agevolazioni per le imprese ai fini dell'immediata apertura dei cantieri”, nonchè implementare un grande “Piano casa” per almeno 100 miliardi; semplificazioni al codice dei contratti pubblici indirizzate ad una generale sburocratizzazione del sistema nazionale.


Da più parti poi si chiede il 'modello Genova', ovvero poter operare in deroga al Codice degli appalti. Ma questa non è necessariamente l'unica strada per accelerare e semplificare le procedure di gara in questa situazione di emergenza sanitaria. Proprio il Codice degli appalti offre già, infatti, numerose possibilità per ridurre i tempi delle procedure di gara. Possibilità di assegnare gli appalti senza pubblicare i bandi di gara in presenza di determinate circostanze, tempi ridotti per la presentazione delle offerte, autodichiarazioni e controlli ex post, facoltà di ricevere forniture in via d'urgenza anche senza aver ancora stipulato un contratto. Sono numerose le possibilità offerte già dal Codice degli appalti per semplificare e velocizzare le procedure di gara. Spesso, però, sono poco note alle amministrazioni, che per questa ragione non sempre vi fanno ricorso.

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