Nel mese di agosto, il comparto secondario dell'Eurozona si conferma in espansione, a fronte di un rallentamento dei servizi. È ciò che emerge dall'indagine PMI di Markit.
Il PMI manifatturiero è migliorato a 57,4 punti rispetto ai 56,6 di luglio, battendo le stime degli analisti che avevano prospettato un dato a 56,3 punti. In calo, invece, il settore dei servizi, con il relativo PMI delle attività terziarie a 54,9. Il PMI composito si porta a 55,8 punti rispetto ai 55,7 di luglio.
Andrew Harker, associate director presso IHS Markit: “Quest’ultima lettura del PMI dell’Eurozona indica che i recenti alti valori dell’economia dell’area euro si sono mantenuti. Dopo i recenti mesi di rallentamento della crescita, questa stabilità del tasso di espansione fa ben sperare.
I dati dell’indagine dei primi due mesi del terzo trimestre sono indicativi di un minimo rallentamento della crescita del PIL rispetto al rialzo di 0.6% del secondo trimestre. Più evidente è apparso il rallentamento della crescita del settore terziario, con attività e nuovi ordini che hanno segnato il più debole aumento da gennaio. Tale andamento è stato tuttavia controbilanciato dai nuovi formidabili risultati del manifatturiero visto che il settore è stato capace di segnare il più rapido incremento di ordini destinati all’estero in sei anni e mezzo. Il maggiore afflusso di ordini ha aggiunto pressione sulle capacità produttive con la più forte crescita di commesse inevase da metà del 2006. Ciò è di buon augurio per il mercato del lavoro visto che le aziende saranno più propense ad assumere personale aggiuntivo per evadere gli ordini in giacenza.
Sia i prezzi di acquisto che di vendita di agosto sono aumentati a tassi più rapidi. L’incremento dei prezzi di vendita è stato tuttavia modesto e più debole rispetto ai mesi precedenti dell’anno, destando dunque poca preoccupazione per la BCE. Nel complesso, l’Eurozona ci ha di nuovo mostrato una serie di risultati positivi e continua a godersi il migliore slancio di crescita in diversi anni.”
