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28 Dicembre 2020

Ticosa Como, dopo 15 anni parte la bonifica

di NC

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Entro due mesi partirà la bonifica della “cella 3”, l’ultima porzione dell’area Ticosa di Como, che ancora contiene residui di materiali tossici. Amianto, perlopiù, sotto forma di Eternit, che due aziende di Cagliari rimuoveranno e smaltiranno in sicurezza in 15 mesi. Dopodiché, nell’area Ticosa – sede di una vecchia tintostamperia, zona dismessa da decenni – l’amministrazione comunale potrà disegnare ciò che vorrà. Forse un posteggio, come anticipato dal sindaco Mario Landriscina.

Ma non si escludono altre ipotesi. Il Comune infatti sta facendo alcune valutazioni sulla sostenibilità economica di varie soluzioni. Il mondo nell’ultimo anno è cambiato – ha spiegato il primo cittadino – e tutte le aree da riqualificare di Como – stadio, orfanotrofio, Ticosa, San Martino – soffrono della prudenza in ogni soggetto che abbia possibilità di avviare investimenti milionari.

La bonifica della “cella 3” della Ticosa, hanno ribadito Landriscina e l’assessore all’Ambiente Marco Galli, è un passo molto importante. Si tratta infatti di un’area di 4.500 metri quadrati vicino alla Santarella, ex centrale elettrica dell’ex tintostamperia. E si tratta di un intervento superiore ai 5 milioni di euro.

L’appalto è stato assegnato a un raggruppamento temporaneo d’impresa composto da due aziende cagliaritane, la Ecostema e la Ecoserdiana, che si è aggiudicato il cantiere con un ribasso del 27,7% sull’importo a base di gara pari a 4 milioni e 100mila euro. Entro fine anno verrà individuata la direzione lavori ed entro due mesi, ha assicurato Galli, è prevista la partenza dei lavori. Verranno rimossi 8mila metri cubi di materiale e i rifiuti, insacchettati in contenitori particolari, verranno trasportarti in Sardegna per lo smaltimento.

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