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21 Giugno 2021

Sarà un grande 2021 per il risparmio gestito (Report)

di red

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Il private banking nel 2020 conferma il proprio ruolo di leadership nell’industria degli investimenti, non solo sotto il profilo dei flussi, che superano le attese stimate per il triennio 2018- 2020, ma anche grazie alla creazione di valore.

È quanto evidenzia l’AIPB, Associazione Italiana Private Banking, che ha presentato i dati sui flussi di ricchezza finanziaria investita delle famiglie private e le prospettive per fine 2021.

Anche nell’anno della pandemia il Private Banking ha registrato una crescita positiva del +5,1%. La nuova raccolta netta è rimasta positiva in tutti i trimestri dell’anno raggiungendo un massimo storico di circa 36 miliardi di euro e masse attestate a 932 miliardi, al 31 dicembre 2020.

La previsione per il 2021, in base all’attuale scenario economico finanziario, stima un’ulteriore crescita del 5% per il settore, che potrebbe raggiungere i 978 miliardi di masse in gestione entro fine anno.

L’andamento effettivo del mercato ha superato le attese: la previsione fatta nel 2018 stimava che il PB sarebbe arrivato a 893 miliardi di euro entro la fine del 2020. Il settore ha, invece, consolidato una crescita superiore alle previsioni, raggiungendo 932 miliardi di euro a fine 2020.

La quota di ricchezza delle famiglie italiane con ricchezza finanziaria investibile superiore a 500mila euro servita dal private banking è cresciuta costantemente arrivando nel 2020 al 63%. Negli ultimi 5 anni, il valore della ricchezza finanziaria affidata dalle famiglie benestanti al Private Banking ha mostrato un tasso di crescita medio annuo del 4,4%, pari al doppio del tasso di crescita delle famiglie che non si sono rivolte agli operatori Private per la gestione dei propri investimenti.

Nella gestione della ricchezza delle famiglie italiane, pari a 3.269 miliardi di euro, il Private Banking nel 2020 registra una crescita superiore rispetto agli altri canali distributivi, meno focalizzati sui servizi d’investimento (+5,1% contro +3,4%).

Il Private Banking ha favorito l’allocazione del risparmio in investimenti finanziari diversi dai depositi per 28 miliardi, pari al 77,7% del totale della nuova raccolta, mentre il risparmio delle altre famiglie è affluito soprattutto in liquidità, solo 1 miliardo, ovvero l’1,5%, è stato trasformato in investimenti dagli operatori non Private. 

I nuovi flussi delle famiglie servite dal Private Banking sono stati velocemente indirizzati su tutti i vari comparti d’investimento.

Sul fronte dei prodotti di risparmio gestito gli operatori del PB si sono dimostrati efficaci nell’adeguare le proposte di investimento al mutare delle condizioni dei mercati, chiudendo l’anno con volumi di raccolta netta positivi a differenza degli altri operatori (+7 mld contro -3 mld).

Anche sulla raccolta amministrata il PB presenta volumi positivi di raccolta netta (+8 mld), in particolare in strumenti azionari, ma anche in titoli di Stato. Gli altri canali, invece, hanno registrato una raccolta netta degli strumenti amministrati negativa (-14 mld). 

L’interesse per gli investimenti in prodotti assicurativi è rimasto più alto per tutti gli operatori, confermando la preferenza per questa componente di portafoglio durante le fasi di incertezza perché visti come meno rischiosi e come forma di tutela per la ricchezza.

Analizzando la parte della ricchezza finanziaria delle famiglie investita emerge come il 2020 abbia rappresentato un anno di svolta per il Private Banking: su questa parte di ricchezza, che ammonta a 1.880 miliardi, per la prima volta il canale Private risulta leader tra gli altri distributori superando Banche e Reti non private. Oggi il Private Banking gestisce il pool più rilevante di ricchezza investita (790 contro 781 mld di euro).

Paolo Langé, Presidente AIPB: “I dati raccolti confermano il ruolo sempre più strategico nel sistema Paese dell’industria del private banking e la nostra capacità di trasformare la liquidità in investimenti, di attutire gli effetti dell’emotività sui mercati durante le fasi di incertezza e di accelerare la crescita dei portafogli, sapendo intercettare al meglio le esigenze delle famiglie servite. L’industria ha saputo fornire risposte immediate e dare valore, facendo crescere la ricchezza finanziaria dei propri clienti a una velocità doppia. Il mercato continua a mantenere un trend di sviluppo positivo anche oltre le nostre previsioni”.

Antonella Massari, Segretario Generale di AIPB: “La pandemia non ha intaccato la propensione delle famiglie Private a investire e gli operatori le hanno sapute accompagnare al meglio in questa difficile fase. Il 2020 è stato un anno importante per l’industria italiana del private banking che si conferma leader rispetto agli altri canali distributivi per la gestione di ricchezza investita in prodotti finanziari diversi dalla liquidità. Oggi serve quasi un terzo della ricchezza investibile complessiva in Italia, sottraendola agli strumenti di deposito, in un contesto dove il numero di famiglie che hanno il 100% dei propri risparmi in liquidità tende a diminuire, ma resta intorno al 46%”.

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