Aumentano le quotazioni immobiliari e il numero di compravendite in Veneto, dove quasi tutte le province hanno dimostrato una vitalità superiore al valore medio nazionale.
Nelle principali città come Padova, Treviso e Venezia emerge una contrazione dell'offerta a fronte di una crescita della domanda. Dalle analisi effettuate dal Centro Studi di RE/MAX Italia i tempi di vendita si sono notevolmente ridotti.
Tra i trend emersi nell'ultimo anno, il focus sulle abitazioni dotate di spazi all'aperto, la nuova primavera dei quartieri periferici, storicamente meno attrattivi, e l'impulso al recupero di immobili da ristrutturare, grazie ai bonus governativi, a fronte di un certo rallentamento dell'interesse verso le nuove costruzioni. Le tipologie di case più richieste sono abitazioni indipendenti o bifamiliari con giardino, ma anche appartamenti con grandi terrazzi vivibili per i quali i clienti sono disposti investire anche budget più elevati di quanto preventivato; meglio se situati in zone periferiche circondate dal verde, purché non troppo distanti dal centro città e ben collegate ai servizi essenziali.
Secondo i dati di transato elaborati dal Centro Studi di RE/MAX Italia, i budget sono molto variabili e passano dai 100.000 euro per coppie giovani o per piccoli investitori che acquistano immobili in zone universitarie da mettere a reddito, fino ai 350.000 euro di chi cerca la soluzione definitiva per sé e la propria famiglia.
Per quanto riguarda le mete turistiche, in Veneto monti e laghi rappresentano una forte attrattiva, anche per gli investitori stranieri. Le aree dove si registrano i valori immobiliari più elevati sono la Valle del Boite nel bellunese e le Dolomiti in genere, influenzate dalla presenza di Cortina d'Ampezzo e delle imminenti Olimpiadi. Venezia mantiene inalterato il suo fascino senza tempo. In crescita l'interesse degli investitori per i comuni che affacciano sulla sponda veronese del lago di Garda, tra cui Bardolino, Lazise, Peschiera del Garda e Malcesine. Inoltre, si rileva anche un significativo aumento di altoatesini interessati ad acquistare nella zona del bellunese, dove i prezzi risultano notevolmente inferiori rispetto a quelli dell'Alto Adige.
