Ultime notizie

28 Giugno 2021

Tecnoborsa: La casa a Roma dopo il Covid-19 (Report)

di E.I.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

La mancanza di spazi verdi o all’aperto, l’assenza di un ambiente domestico da adibire esclusivamente a studio, l’esigenza di più camere da letto e bagni, uno spazio pro-fitness indoor. Sono queste le maggiori carenze degli immobili residenziali di Roma, secondo gli abitanti della Capitale. 

È quanto emerge dal Centro Studi di Economia Immobiliare di Tecnoborsa che ha svolto per la Borsa Immobiliare di Roma un’Indagine sulle famiglie romane e il mercato immobiliare. Quest’anno è stato monitorato come l’emergenza determinata dal Covid-19 abbia cambiato il modo di vivere e percepire la propria casa.

Complessivamente, il 61,5% degli intervistati ha affermato che la propria abitazione è poco o per niente adeguata per lavorare o seguire attività didattiche a distanza. 

Per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche, l’86,1% ha affermato di avere una connessione Internet e l’80,7% di costoro si è dichiarato soddisfatto qualitativamente. Tra i supporti tecnologici in casa il 78,8% ha almeno uno smartphone;  il 65,4% possiede almeno un PC; il 30,8% ha un tablet e una stampante; il 26,9% uno scanner in casa. 

Quanto al grado complessivo di soddisfazione attuale per la propria abitazione, il 63,9% degli intervistati si è dichiarato molto o abbastanza contento. Il 32,8% è molto soddisfatto per gli spazi interni, il 28,9% per gli spazi esterni, il 23,8% per la luminosità della casa, il 25,2% per la zona, infine il 35% per la tranquillità dei vicini. 

Per quanto riguarda i mutamenti intervenuti in questo periodo nella valutazione post Covid-19 della propria abitazione il sentiment è rimasto immutato per il 66,2% delle famiglie romane, è peggiorato nel 20,4% dei casi ed è migliorato per il 13,5%. La percezione della casa è migliorata per chi vive in abitazioni indipendenti in periferia e fuori città. Quanto alle dimensioni, è peggiorato il sentiment di chi vive in case di piccolo e medio taglio, fino a 100 mq.

Dopo la pandemia e i ripetuti lockdown dell’ultimo anno anche il condominio ha giocato un ruolo importante ai fini della vivibilità del proprio immobile. La percezione ha subìto alcune variazioni sia in positivo sia in negativo: complessivamente, il 33,8% degli intervistati ha cambiato idea. Nel 21,2% dei casi l’opinione è migliorata, nel 12,6% è peggiorata. 

Scarica il Report.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Castello SGR investe 135 milioni nel primo Nobu Hotel in Ital