Ultime notizie

21 Agosto 2023

Sono oltre 4.000 gli immobili di proprietà del Vaticano

di Red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Oltre 4mila immobili, la maggior parte dei quali sono ubicati a Roma. Ma alcune unità sono anche in Francia, Svizzera e Regno Unito. La metà sono ad uso residenziale ma ci sono anche locali, per lo più affittati, ad uso commerciale, garage e biblioteche, conventi e catacombe, stalle e cabine elettriche. È la fotografia degli immobili del Vaticano così come emerge dall'ultimo bilancio dell'Apsa, l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Un bilancio che nel 2022 ha visto complessivamente un peggioramento del risultato operativo, a causa delle incertezze causate dal conflitto in Ucraina come l'aumento dei prezzi dell'energia.

 

La flessione però ha interessato il comparto mobiliare mentre quello degli immobili ha tenuto e in parte compensato il calo. Questo grazie anche ai primi frutti della nuova politica nel settore. Si cominciano ad archiviare i tempi nei quali la 'casa in Vaticano' era sinonimo di privilegio assoluto; l'Apsa oggi, grazie alle novità volute da Papa Francesco, ha cominciato per esempio a porre un freno sugli affitti gratuiti, gli spazi degli uffici esagerati, gli immobili lasciati sfitti perché privi di manutenzione. Proprio sul fronte dei locali sfitti è stata fatta una massiccia operazione, divisa in maxilotti, di ristrutturazione per metterli sul mercato.

 

Come anche sono stati destinati alla locazione gli spazi liberati grazie al ridimensionamento dei mega uffici, dove in alcuni casi sono state ridimensionate finanche le scrivanie. Ma ecco la fotografia aggiornata degli immobili vaticani. Il numero di unità è pari a 4.072 con una superficie commerciale di circa 1,47 milioni di mq.

 

 

 

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale in Italia, il 92% delle superfici degli immobili è localizzato nella Provincia di Roma, il 2% è collocato nelle province di Viterbo, Rieti e Frosinone, il restante 2% a Padova (Basilica del Santo), il 2% ad Assisi e il restante 2% distribuito in altre 25 provincie Italiane. Nel dettaglio della città di Roma, la maggiore concentrazione riguarda le zone immediatamente adiacenti lo Stato Città del Vaticano. Il 19% degli immobili è affittato a libero mercato, il 12% a canone agevolato, il 69% a canone nullo. L'ultimo bilancio rileva tuttavia un aumento dei ricavi immobiliari, a partire dai canoni di affitto, "grazie ad un sostanziale ritorno alla normalità dopo la fine degli effetti della pandemia".

 

Fino al 2021 l'Apsa per sostenere le attività commerciali che erano in affitto in locali della Santa Sede ha accordato uno sconto sui canoni tra il 30% ed il 50% e ha concesso dilazioni nel pagamento di una ulteriore parte variabile tra il 20 ed il 30%. Infine il capitolo tasse: per l'anno d'imposta 2022 sono stati versati allo Stato italiano 6,05 milioni di euro per Imu e 2,91 milioni di euro per Ires; di cui, per la sola Apsa, 4,65 milioni per Imu e 2,01 milioni per Ires.

 

Al tal proposito il presidente dell'Apsa, mons. Nunzio Galantino, sottolinea: "La trasparenza di numeri, risultati conseguiti e procedure definite è uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per allontanare, almeno in chi è libero da preconcetti, infondati sospetti riguardanti l'entità del patrimonio della Chiesa, la sua amministrazione o l'adempimento dei doveri di giustizia, come il pagamento di imposte dovute e di altri tributi".

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi