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4 Marzo 2024

Savills Italy Prime Residential Market 2024: Milano costa solo il 15% in meno di Londra (Report)

di red

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Milano si conferma come la piazza più costosa in Italia, torna un rinnovato interesse per la Sicilia, la Toscana è seconda solo alla Costa Smeralda per il prezzo delle abitazioni “prime” al terzo posto il Lago di Como.

È quanto si legge nel Report di Savills Italy Prime Residential Market 2024 (in allegato), che ha analizzato il mercato residenziale “prime” in 4 grandi città e in alcune regioni a vocazione turistica, mettendole a confronto nel panorama italiano e con il contesto internazionale.

Dallo stile di vita alla cultura, dal clima favorevole ai prezzi competitivi, gli immobili residenziali “prime” rendono l'Italia una delle mete preferite dagli investitori che colgono anche l’opportunità di prezzi più vantaggiosi rispetto ad altre destinazioni europee: a Milano (terza città europea nel mondo) i prezzi sono inferiori del 15% rispetto a Londra (al secondo posto in Europa) e del 36% rispetto a Ginevra, in cima al podio.

Nel 2023, il panorama del mercato residenziale italiano ha evidenziato una crescita significativa dei prezzi degli immobili prime, con un aumento medio dell’1,8% nelle 4 città considerate e del 6,7% nelle località turistiche analizzate.

Roma, che vanta la presenza di organizzazioni nazionali e internazionali, istituzioni culturali e università quotate a livello globale, ha subìto un aumento dei prezzi e dei canoni del 2,2% nel corso del 2023, una tendenza che proseguirà anche quest’anno. Milano continua a mantenere il primato per i prezzi più elevati al metro quadro per gli immobili residenziali prime: 16.000 €/mq, in aumento dello 0,9% nel 2023, nonostante una diminuzione del 15,2% nel volume delle transazioni.

In Sicilia, i dati evidenziano un crescente interesse per il mercato immobiliare anche grazie alle numerose location di serie TV e film (The White Lotus, Malena, Il Padrino, Nuovo Cinema Paradiso, Ocean’s Twelve, Cyrano), sia da parte degli acquirenti nazionali che internazionali. Palermo rimane una meta ambita sia per acquirenti che per affittuari, con prezzi e canoni al metro quadro tra i più accessibili in Italia: nel 2023, la città ha registrato una crescita delle transazioni (+11,3% rispetto al 2019) e i prezzi degli immobili sono rimasti stabili, mentre per quanto riguarda il mercato delle locazioni Palermo ha visto una crescita contenuta (canoni +0,9% nel 2023).

Nonostante una diminuzione delle transazioni, il mercato immobiliare della Costa Smeralda è caratterizzato da una continua tendenza al rialzo di prezzi e canoni: nel corso del 2023, i prezzi prime sono aumentati del 18%, registrando la seconda crescita più alta in Italia dopo il Lago di Como (+19,9%). Qui l'80% degli acquirenti è internazionale e anche i canoni di locazione hanno subìto un significativo aumento nel 2023, raddoppiando rispetto all'anno precedente, trainati da una domanda internazionale sempre più dinamica.
Il fascino della campagna, dell’architettura e di città senza tempo rendono Toscana e Umbria tra i mercati più ricercati. La Toscana in particolare è il secondo mercato più costoso, tra quelli analizzati, per gli immobili residenziali prime, con una media dei prezzi appena sopra i 12.000 €/mq, seconda solo alla Costa Smeralda (13.000 €/mq), mentre l’Umbria si attesta sui 3.400 €/mq.

Nonostante le differenze nei prezzi entrambe le regioni hanno mantenuto una domanda elevata per gli immobili residenziali in affitto nelle loro campagne. La Toscana ha anche registrato il più alto aumento dei canoni nel 2023 (+29,5%), crescita che in Umbria è risultata pari all'8,5%, a indicare una continua attrattività di entrambe le regioni per coloro che cercano una villa di prestigio immersa nella bellezza naturale e nel fascino rurale dell'Italia centrale.

Firenze continua a esercitare un forte richiamo verso gli acquirenti internazionali (in media quasi il 40% del totale). A fine 2023 i prezzi degli immobili di lusso si sono stabilizzati a 9.600 € al metro quadro, registrando un aumento del 3,5% rispetto al 2022. I bassi livelli di offerta sul mercato hanno determinato un calo delle transazioni immobiliari del 16,9% e un aumento del 4% dei canoni.

Guardando al futuro, l'interesse per i mercati delle principali città italiane e il crescente entusiasmo per gli immobili di lusso nelle località turistiche favoriranno un’ulteriore crescita del settore anche nei prossimi mesi. Si prevede un modesto aumento dei prezzi del residenziale di lusso, con Milano che dovrebbe registrare una crescita fino all'1,9%, e Roma che vedrà un aumento dei prezzi delle abitazioni prime tra il 2% e il 3,9% nel corso del 2024. Ancora più positivo il trend dei canoni, che dovrebbe registrare una crescita superiore alla media dei principali mercati a livello globale.

Danilo Orlando, Head of Residential di Savills Italia: "Il mercato residenziale italiano prime conferma la sua solidità in termini di crescita e domanda, sostenuto da un sempre maggiore interesse da parte di acquirenti e investitori internazionali. Trend comuni all’intero territorio, come l’incremento del turismo, il fenomeno dell'urbanizzazione e la crescente richiesta di immobili dagli standard qualitativi elevati, contribuiranno a far emergere nuove aree, ben collegate e ricche di spazi verdi, con nuovi progetti di sviluppo focalizzati sul miglioramento della qualità di vita dei residenti".

Kelcie Sellers, associate, Savills World Research: "In prospettiva, il continuo interesse per i mercati delle grandi città e l'interesse di acquirenti nazionali e internazionali per le località
turistiche di pregio guideranno la crescita nel 2024. Savills prevede una crescita dei prezzi delle abitazioni prime dello 0,6% nelle principali città del mondo, inferiore al 2,2% registrato lo scorso anno. Le città italiane seguiranno una tendenza simile, con Milano che dovrebbe registrare una crescita del valore capitale tra lo 0% e l'1,9% e i prezzi residenziali a Roma che cresceranno tra il 2% e il 3,9% nel 2024. Sebbene la crescita prevista sia inferiore alla media degli ultimi 5 anni, ci sono opportunità di maggiori rialzi se la flessione dei tassi di interesse prevista nel 2024 dovesse riportare sul mercato alcuni degli acquirenti attendisti".

Scarica il Report allegato

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