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4 Maggio 2020

Salini Impregilo diventa Webuild: al servizio del Paese

di G.I.

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Salini Impregilo, il marchio storico del colosso italiano delle costruzioni va in soffitta. Al suo posto arriva il nuovo nome: Webuild, "più grande e più forte al servizio del Paese".

Per il lancio parte da oggi anche una nuova campagna pubblicitaria, proprio nel giorno dell'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il nuovo nome di un gruppo "pronto a dare il suo contributo per riattivare l'economia italiana. Il lancio del nuovo nome segna un'ulteriore tappa nel processo di evoluzione - sottolinea il nuovo gruppo -   sempre più globale e con forte radicamento in Italia. Un processo di crescita per la società realizzato nell'ambito di Progetto Italia, anche grazie al supporto di Cdp Equity e dei principali istituti finanziari del Paese (Unicredit, Intesa SanPaolo, Banco Bpm) e degli investitori che hanno creduto nel progetto".

Con l'unione di Salini Impregilo/Webuild e Astaldi, il nuovo gruppo arriverà a un backlog complessivo di 42,5 miliardi e creerà opportunità di crescita per le pmi italiane della filiera delle costruzioni: Salini Impregilo e Astaldi hanno acquistato presso fornitori del Paese per quasi 1.300 milioni nel biennio 2018/2019, e la sola Salini Impregilo ha lavorato nel 2019 con oltre 1.500 aziende, il 90% delle quali di piccole e medie dimensioni.

Il Gruppo Webuild, risultante dal progetto di integrazione con Astaldi, impiegherà circa 70mila lavoratori diretti e indiretti a livello globale, che arrivano a circa 130mila considerando l'intero indotto. Solo in Italia l'occupazione di Webuild post integrazione con Astaldi arriverà a contare 11mila dipendenti diretti ed indiretti (25mila considerando l'intero indotto).

Sfondo della campagna pubblicitaria sarà il nuovo ponte di Genova, che il gruppo sta realizzando insieme a Fincantieri a tempi record.

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