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03 Ottobre 2024
25 Maggio 2022
Moda: in Italia lo shopping tourism guida la ripresa
di E.I.
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I turisti americani e dei Paesi del Golfo hanno caratterizzato lo shopping tax free italiano nel contesto post-pandemico, guidandone la ripresa. A sostenerlo i dati di Global Blue per Federazione Moda Italia.
Il tasso di recovery nella categoria Fashion & Clothing nei mesi di marzo-aprile 2022 è pari al 44%, con uno scontrino medio passato da 811 euro nel 2019 a 948 euro (+17%). I Paesi del Golfo, nel mese di marzo, hanno già superato quanto avevano fatto registrare nel 2019 (tasso di recovery pari a +191%) con un aumento dello scontrino medio del 6%, passato da 970 euro a 1.120 euro.
Il comparto del fashion mostra la propria resilienza anche nelle High Street che registrano rendimenti costanti. Interessante evidenziare la performance di Via Montenapoleone a Milano con un canone di locazione massimo di 15.150 euro/mq/anno, Via dei Condotti a Roma che raggiunge i 15.000 euro/mq/anno, Piazza San Marco a Venezia che arriva a valere fino a 8.996 euro/mq/anno.
Guardando al retail, dal 2019 al 2021 in Italia si è registrato un calo delle imprese attive pari al 5%, una diminuzione del numero di unità locali pari al 3,5% e una compressione del numero di addetti pari al 9,7%. Se le attività nei negozi fisici hanno subito delle contrazioni, gli acquisti online nel comparto moda hanno continuato a crescere.
Giulio Felloni, Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio: "Dopo il primo trimestre altalenante per i consumi di moda arriva ad aprile qualche segnale positivo (+3,5%) anche grazie al periodo pasquale e di festa ed a un ritorno del turismo che fa ben sperare. Confido in questo segnale di buon auspicio verso la bella stagione affinché possa far tornare lo shopping tourism e il sorriso ai negozi di moda. Un sorriso che, finalmente, possiamo vedere anche sui volti dei nostri clienti. Certo gli ultimi eventi non hanno aiutato, ma ci attiveremo in tutte le sedi istituzionali, insieme a Confcommercio, per limitare gli impatti del caro energia e carburante e per affrontare i rincari. Veniamo da due anni complessi ai quali dovremo rispondere con iniziative e progetti che promuovano il Made in Italy fornendo chiarezza sulla normativa, facilitando l'accesso al credito e condividendo programmi, anche all'interno della filiera della moda, con il mondo della cultura, dell'istruzione e delle professionalità coinvolte".
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