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2 Agosto 2023

Kìron, mutui case vacanza: nel 76,7% dei casi il tasso è fisso

di E.I.

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“La seconda casa è vissuta il più delle volte come una forma di investimento, ragion per cui rappresenta solo una minima parte dei mutui erogati. Ne è una dimostrazione il fatto che nel periodo della crisi sanitaria, in cui i risparmi degli italiani erano cresciuti in maniera consistente, abbiamo assistito ad un aumento delle operazioni legate all’acquisto di seconde case. Col rientro alla normalità e soprattutto con l’esplosione della bolla inflattiva, assistiamo nel primo semestre del 2023 a un calo di acquisti sulle seconde case: tali operazioni hanno costituito l’1,4% del totale gestito dalla rete Kìron, contro il 2,4% registrato nel 2022”. Ad affermarlo è Renato Landoni, Presidente Kìron Partner.

Tale situazione, secondo quanto emerge dall’analisi degli esperti della società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa sui dati della prima parte dell’anno riferiti all’erogato della rete Kìron, varia a livello geografico. Al Nord il dato dei mutui accesi per la seconda casa è pari al 1,6% del totale, al Sud e Isole incide per il 1,3%, mentre per quel che riguarda le regioni del Centro Italia per l’1%. Si tratta di investimenti fatti da una fascia di clienti mediamente più alta che spesso copre l’intero ammontare del costo dell’immobile senza ricorrere al mutuo e infatti solo in alcuni casi tale target ricorre al finanziamento per concludere la compravendita della seconda casa. 

Guardando l’importo medio si nota che coloro che acquistano una seconda casa sottoscrivono mediamente un mutuo più basso rispetto a quelli che acquistano una prima casa: 94.200 euro contro 114.300 euro. 

Anche per quel che riguarda la scelta del prodotto, per la finalità “seconda casa” ci sono differenze: il tasso fisso è la scelta più percorsa con il 76,7% delle preferenze contro il 72,7% dei mutuatari “prima casa”. Il tasso variabile rappresenta solo il 19% dei mutuatari che acquistano una seconda casa contro il 23,7% delle scelte per mutui prima casa. Acquirenti, quelli oggetto dell’analisi, in generale più prudenti che preferiscono optare per mutui con maggiori costi in termini di tasso a discapito di un capitale erogato più basso. 

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