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5 Gennaio 2024

Istat, Q3 2023: migliora il deficit/Pil, pressione fiscale al 41,2% (Report)

di red

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Nel terzo trimestre 2023, l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -5% (da -9,4% nello stesso trimestre del 2022). Lo comunica l'Istat, precisando che il saldo primario è risultato anch'esso negativo, con un'incidenza sul Pil del -1,2% (-5,6% nel terzo trimestre del 2022). Il saldo corrente è stato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,1% (-1,2% nel terzo trimestre del 2022).

La pressione fiscale è stata pari al 41,2%, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Secondo l’Istat, nel terzo trimestre del 2023 il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in miglioramento e una pressione fiscale in diminuzione rispetto al terzo trimestre dell'anno precedente. Il potere d'acquisto delle famiglie, dopo la brusca caduta del quarto trimestre 2022, prosegue la ripresa iniziata nel primo trimestre 2023 e interrotta dalla lieve flessione del trimestre successivo. La stessa dinamica – prosegue l’Istituto – si osserva per la propensione al risparmio, che tuttavia rimane molto al di sotto dei livelli pre-Covid.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, precisa ancora l'Istat, è aumentato dell'1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell'1,2%. La loro propensione al risparmio è stimata al 6,9%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al trimestre precedente dell'1,3% a fronte di un aumento dei prezzi dello 0,5%.

La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 42,5%, è diminuita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Il loro tasso di investimento, pari al 22,2%, si è ridotto di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. "Le società non finanziarie – commenta l’Istituto – registrano la terza flessione consecutiva della quota di profitto, di minore intensità rispetto alle precedenti. Analogamente, prosegue la diminuzione del tasso di investimento, iniziata nel quarto trimestre del 2022".

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