Continua la crescita anno su anno del numero di immobili transati in Emilia-Romagna, dove dal 2020 al 2023 si registra un andamento positivo, in controtendenza rispetto al trend italiano e nel 2023 aumenta parallelamente anche l'offerta immobiliare. Questo quanto emerge dalle analisi riportate dal rapporto realizzato dai Centri Studi di RE/MAX Italia che contiene analisi sull'andamento del mercato immobiliare italiano nel 2023 e un outlook per il 2024, con un focus sulle dinamiche delle città di Bologna, Roma, Milano e Palermo e sulle relative regioni esaminate per singoli comparti: residenziale, logistico, direzionale, ricettivo e commerciale.
Nel 2023 in Emilia-Romagna le preferenze dei consumatori si sono concentrate principalmente sui trilocali, che rappresentano il 36% delle transazioni, seguiti dai quadrilocali. Rispetto a Lombardia e Lazio, regioni trainanti a livello nazionale, emerge dunque un maggiore orientamento verso immobili con metrature più generose, determinato principalmente dal minor prezzo al metro quadro. I monolocali si confermano in tutta la regione la soluzione meno popolare. Nel 2023 in Emilia-Romagna sono stati necessari circa cinque mesi per completare una transazione, in linea con la media nazionale.
Il mercato immobiliare a Bologna si è dimostrato particolarmente resiliente, nonostante una diminuzione delle compravendite nel primo semestre, bilanciata da una ripresa nel secondo semestre che ha contribuito a chiudere l'anno in modo positivo. Rallentano i tempi medi di vendita, con un allungamento anno su anno di circa un mese: nel 2023 a Bologna ci sono voluti in media 109 giorni per vendere un immobile, in netto contrasto con i 71 giorni registrati nel 2022. In costante crescita i prezzi al metro quadrato che si attestano a 3.053 euro (+16,7% rispetto al 2022), con un trend che risulta essere più accentuato rispetto alle città di Milano e Roma. La tendenza riflette una robusta domanda sul mercato immobiliare bolognese e una costante valorizzazione del settore.
Il 2024 si sta mostrando positivo con una forte domanda. L'inversione dei tassi dei mutui sta stimolando ulteriormente il mercato e le grandi riqualificazioni urbane potrebbero catalizzare nuove iniziative immobiliari, offrendo opportunità agli investitori.
Bologna rappresenta un nodo fondamentale per il trasporto merci grazie alla sua collocazione geografica strategica nel cuore dell'Italia settentrionale. La vicinanza ad autostrade e linee ferroviarie e la presenza dell'aeroporto internazionale rendono la città un punto cruciale per le attività di stoccaggio e trasporto e quindi come polo di attrazione per l'immobiliare logistico. I canoni per immobili di grado A toccano i 64 euro/mq/anno, mentre il prezzo di vendita medio risultante dagli annunci presenti nella provincia di Bologna è pari a 596 euro/mq.
Analizzando i dati relativi al mercato immobiliare direzionale, si osserva che gli investimenti nel 2023 hanno raggiunto un volume complessivo di 12,2 milioni di euro, superando di poco il livello del 2022. A Bologna le transazioni si sono concentrate prevalentemente nel primo semestre, con un incremento di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In calo le compravendite nel secondo semestre che hanno raggiunto solo il 12,6% dell'ammontare annuo. I rendimenti relativi al primo semestre 2023 indicano una maggiore preferenza degli investitori per il centro della città, seppure i valori più alti si riscontrino nelle zone periferiche.
L'analisi dell'offerta presente nelle vie di maggiore appeal del centro di Bologna evidenzia un mercato che predilige le unità commerciali di piccolo e medio taglio. Il tempo di permanenza segnala una maggiore vivacità rispetto al 2022, con una riduzione di circa dieci giorni nel 2023. L'offerta di unità high-street retail in locazione è in continua ma graduale decrescita dal 2021. I canoni richiesti hanno raggiunto il picco nel 2022 per poi ridursi nel 2023 fino a valori unitari inferiori ai livelli pre-pandemici.
Analizzando l'andamento dei tempi di permanenza medi degli annunci sui portali online, che sono calati fino al 2023 e cresciuti nei primi mesi del 2024, si nota una correlazione tra i dati analizzati: la contrazione dell'offerta legata al minor canone richiesto ha lasciato unità disponibili con una qualità media inferiore cui conseguirebbe un allungamento dei tempi di permanenza sul mercato.
Il turismo svolge un ruolo fondamentale nell'identità di Bologna e il settore ricettivo riflette l'unicità e la diversità della città. Gli investitori immobiliari sono attratti principalmente dal centro storico ricco di fascino artistico e dai colli bolognesi. Le analisi confermano alta richiesta per le case nel centro storico e per le proprietà sulle colline dotate di ampi giardini e vedute panoramiche. Grazie alla forte domanda turistica gli investitori possono ottenere profitti sia dagli affitti a breve termine che dall'ospitalità.