Fondo primo RE, Prelios: venduto l’immobile di via Arno 64 a Roma

Prelios Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Prelios, ha finalizzato nei giorni scorsi, tramite il Fondo Immobiliare primo RE, le cui quote sono interamente detenute dalla Cassa dei Dottori Commercialisti (CDC), la vendita di un immobile localizzato a Roma in Via Arno, 64.

L’asset, che si trova nel rinomato e suggestivo quartiere Coppedè, è una palazzina liberty stand alone di particolare pregio architettonico e impreziosita da fregi e decorazioni, con una superficie di circa 3.500 mq che si sviluppa su sei piani fuori terra, oltre a disporre di una piccola area esterna a uso parcheggio.

Si tratta della prima operazione di dimissione finalizzata dal Fondo Immobiliare primo Re e, pertanto, rappresenta un importante risultato nell’ambito della strategia di asset management volta al consolidamento del profilo locativo e alla progressiva cessione degli immobili, cogliendo le opportunità offerte dal mercato con l’obiettivo di reinvestimento. L’immobile era, infatti, precedentemente locato a una primaria corporate italiana ed è stato ceduto a ridosso della liberazione a un ente governativo internazionale.

Patrick Del Bigio, CEO di Prelios Sgr: “Siamo molto soddisfatti di questa operazione che è perfettamente in linea con la strategia di valorizzazione del portafoglio del Fondo Immobiliare primo Re mediante cessione degli asset al momento opportuno e nel reinvestimento in primari mercati immobiliari italiani tramite l’acquisizione di fabbricati di alto profilo. Grazie a questa strategia di investimento il Fondo ha beneficiato della stabilità di un contratto di locazione di lunga durata fino alla sua naturale scadenza ed è uscito dall’investimento cogliendo una favorevole opportunità di mercato, particolarmente significativa in un momento, come quello attuale, caratterizzato da una contrazione delle transazioni nel mercato corporate”.

La dismissione è stata completata da parte del Fondo Immobiliare primo RE con il supporto di Colliers Italia che ha agito in qualità di advisor dell’operazione, mentre lo studio legale internazionale Linklaters ha curato gli aspetti legali e fiscali della transazione.