È in corso a Verona l'intervento di riqualificazione e restauro dell'ex Arsenale Asburgico. Entro il 2026, il complesso, formato da 14 edifici distribuiti su una superficie di 27.400 mq, sarà trasformato in un innovativo centro polifunzionale con un'ampia area verde a disposizione dei cittadini, denominato "Ars District: il Parco dell'Arsenale".
Promosso e coordinato dal Comune di Verona (Assessorato Beni Culturali e Paesaggio - Direzione Tutela e Valorizzazione Edifici Monumentali), proprietario dell'immobile risalente al 1866, l'intervento è stato affidato a un team di progettisti, architetti ed esperti di restauro guidato da Politecnica, F&M Ingegneria, De Vita & Schulze Architetti, Coprat, Monica Endrizzi Restauro Artistico Conservativo e Sama Scavi Archeologici. L'obiettivo è recuperare la storicità dell'edificio e donare una nuova vita al complesso ottocentesco.
L'opera di riqualificazione interesserà gli spazi che vanno dalla Palazzina di Comando alla Corte Centrale. I lavori sono già in corso per il recupero e la riqualificazione di questi edifici, insieme alla messa a punto delle reti impiantistiche ad essi collegate e alla valorizzazione delle aree esterne nel cuore del complesso. Un'importante opera congiunta e di rigenerazione che mira a salvaguardare la storia dell'ex Arsenale proiettandolo nel futuro.
F&M Ingegneria è stata incaricata delle seguenti attività: progettazione delle opere strutturali, progettazione degli interventi di messa in sicurezza degli edifici (riduzione della vulnerabilità sismica complessiva, sostituzione degli elementi instabili o in condizioni critiche di conservazione, consolidamento delle coperture); riqualificazione dell'intero complesso da destinare ad "Ars District: il Parco dell'Arsenale" con spazi espositivi, museali, laboratori, art-food e istruzione-educazione.
Il progetto, sviluppato dopo oltre un anno di dialogo tra il Comune, i cittadini e i numerosi esperti e professionisti coinvolti nell'intervento, restituirà al territorio un luogo pubblico di altissimo valore storico e architettonico. L'"Ars District" è destinato a diventare un nuovo punto di riferimento per le famiglie, i giovani e gli anziani della città, offrendo diversi spazi culturali e sociali in un contesto immerso nel verde e all'insegna della sostenibilità ambientale. Un'area che vivrà di arte e cultura mediante laboratori, spazi museali ed esposizioni permanenti aperte al pubblico, dove il parco tra i vari edifici del complesso fungerà anche da collegamento con i quartieri circostanti.
Gli obiettivi: flessibilità d'uso e sostenibilità
L'Arsenale Asburgico di Verona comprende 14 edifici distribuiti su una superficie totale di 27.400 mq, caratterizzati da architettura e materiali tipici della tradizione costruttiva scaligera. Per preservare l'autenticità del luogo, l'intervento si concentrerà sulla sua composizione e memoria storica, interessando sia il parco sia gli edifici da destinare a diverse funzioni: laboratori, spazi per eventi sociali e di networking, oltre a spazi di co-working, museali, depositi visitabili del Museo di Castelvecchio e di Storia Naturale, aree per mostre e convegni.
Per realizzare l'opera sono stati studiati aspetti impiantistici e strutturali per garantire massima flessibilità d'uso e rispetto della struttura storica. Per l'edificio principale, denominato "Palazzina di Comando", e l'area verde adiacente è stato attivato il Protocollo GBC-HB® al fine di ottenere soluzioni progettuali sostenibili e migliorare le prestazioni energetiche mantenendo le caratteristiche tipologiche e costruttive.
L'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e migliorare l'efficienza energetica degli edifici riguarda l'intervento in tutti i suoi aspetti: in particolare sono state realizzate attività per migliorare il comfort termico interno e l'efficienza energetica; è stata costruita una vasca per il riuso delle acque piovane ed è stata proposta l'integrazione di materiali riciclati compatibili con la tutela del bene e dell'ambiente. Nella progettazione di "Ars District: il Parco dell'Arsenale", dunque, il rispetto della memoria storico-architettonica del luogo dialoga perfettamente con gli elementi di sostenibilità e benessere ambientale.
Soluzioni strutturali
Gli interventi strutturali progettati si riconducono alla riduzione della vulnerabilità sismica complessiva e alla sostituzione degli elementi instabili o in condizioni critiche di conservazione. Le modalità d'intervento in copertura sono finalizzate non solo all'adeguamento statico della copertura stessa ma anche a ridurre la vulnerabilità sismica dell'edificio. Tutti gli interventi sono stati valutati nel quadro generale dello stato di conservazione della costruzione e del vincolo monumentale presente.
La scelta delle soluzioni è stata eseguita dopo attento esame delle carenze di resistenza dell'edificio e verifica dell'effettiva efficacia delle soluzioni. Gli interventi indicati per ciascun edificio hanno avuto l'obiettivo primario di contrastare lo sviluppo di meccanismi locali o fragili e migliorare il comportamento globale della costruzione. Nel dettaglio sono previsti i seguenti interventi: rimozione del manto di copertura e degli elementi lignei; cerchiature sommitali alle murature mediante cordolature in muratura armata con nastri in fibra d'acciaio galvanizzato S-FRP; ricostruzione delle orditure lignee riproponendone la forma originaria; irrigidimento dell'impalcato di copertura mediante installazione di doppio tavolato in legno massiccio disposto sulle travature lignee; rifacimento del pacchetto di copertura con manto in coppi opportunamente impermeabilizzato e coibentato.
Per la valutazione della vulnerabilità sismica è stata implementata un'analisi statica non lineare ("pushover") ed è stato condotto lo studio dei cinematismi locali secondo l'analisi lineare dei meccanismi locali di collasso. Il miglioramento della resistenza sismica è ottenuto mediante interventi connessi al restauro conservativo della copertura lignea.
Soluzioni architettoniche
Il restauro tipologico dell'area militare/produttiva asburgica oggi dismessa è l'obiettivo primario dell'intervento. Il complesso è contraddistinto da uno stile architettonico imponente declinato diversamente nei vari corpi di fabbrica in base alla funzione dell'edificio. Il senso storico dell'Arsenale esige criteri chiari nelle tecniche d'intervento che dai principi del restauro traggano riferimenti leggibili in tutte le fasi del progetto.
La riqualificazione unitaria del compendio asburgico si può definire una progettazione partecipata che vede il coinvolgimento dei numerosi attori interessati. Sono stati coinvolti tutti gli stakeholder futuri fruitori degli spazi pubblici interessati dall'intervento; sono stati organizzati incontri tematici in continuo confronto con la Committenza grazie anche alla costituzione della "Commessione Arsenale". Parallelamente è stata redatta la Scheda Tecnica d'intervento ai sensi del D.M. 154/2017 che ha consentito un costante dialogo con la Soprintendenza sulle principali scelte progettuali.
Soluzioni impiantistiche
Dal punto di vista impiantistico sono adottate soluzioni che garantiscono adeguati requisiti funzionali per ottenere gli standard ottimali richiesti per la conservazione del patrimonio esposto negli spazi museali. I sistemi impiantistici rispondono anche al criterio economico gestionale per minimizzare le spese necessarie all'utilizzo completo degli impianti al massimo delle loro prestazioni.
Gli impianti sono progettati in relazione alle specifiche funzionalità del complesso con centrali di produzione dedicate per consentire una gestione autonoma funzionale. L'intero complesso è dotato infine di un sistema integrato BMS per ottenere un'efficiente gestione energetica.