Negli ultimi 12 mesi, diminuiscono le sofferenze in modo più marcato (-7,6%), mentre crescono i crediti in Past Due (+32,4%), che rappresentano ora l'11,1% del totale degli NPE, secondo le rilevazioni di Cribis.
I volumi complessivi delle cessioni si riducono significativamente: da 30,9 miliardi di euro nel 2023 a 24 miliardi nel 2024. Nonostante la contrazione dei volumi, il numero delle transazioni registra un aumento del 10% rispetto all'anno precedente.
Nel 2023 l'ammontare degli stock di Non Performing Exposures (NPE) bancari è diminuito del 9,7% rispetto al 2022, attestandosi a 52,6 miliardi di euro. Nel 2024 si è registrata una flessione più contenuta (-3,1%), portando gli stock a 50,9 miliardi di euro. Questo sta ad indicare che la riduzione degli NPE mostra un rallentamento rispetto al trend di decrescita iniziato nel 2023. Tuttavia, si registra un incremento nel flusso di nuovo credito deteriorato, che passa da 13,4 miliardi di euro nel 2023 a 17,1 miliardi di euro nel 2024; segnale di una pressione crescente nel comparto del credito.
Un cambiamento significativo si registra anche nel mercato secondario, dove nel 2023 le transazioni sono più che raddoppiate, raggiungendo 16,2 miliardi di euro, rappresentando oltre il 50% delle transazioni totali di NPL. Nel 2024 questa crescita si consolida ulteriormente, confermandosi come il principale motore delle operazioni.
"Il mercato sta dimostrando una capacità di adattamento straordinaria. Stiamo assistendo a un'evoluzione che porterà nuove opportunità per gli operatori del settore. Infatti, la crescente importanza del mercato secondario è la conferma che il comparto ha trovato un nuovo equilibrio. Nei prossimi mesi vedremo come questa trasformazione influenzerà le strategie future del settore finanziario", commenta Andrea Capellini, Analytics Manager di Cribis Credit Management.
Nel 2024 il mercato degli NPE sta attraversando una fase di consolidamento, con una crescita moderata delle transazioni e un cambiamento nelle strategie di gestione del credito deteriorato. Il volume totale delle operazioni si è attestato a circa 24 miliardi di euro, mostrando una leggera flessione rispetto ai 30,9 miliardi euro registrati nel 2023, ma evidenziando al contempo un mercato più strutturato e focalizzato.
Un elemento distintivo del 2024 è il sorpasso definitivo del mercato secondario sul primario, con un Gross Book Value sempre più influenzato dalle operazioni di re-selling. In sintesi, i volumi del mercato secondario hanno superato quelli del primario, confermando il crescente peso delle operazioni di re-selling. Tuttavia, rispetto a dicembre 2023, nel 2024 si registra una flessione, con transazioni pari a 14,4 miliardi di euro rispetto ai 16,2 miliardi di euro dell'anno precedente.
Nel 2024 il segmento Unlikely To Pay (UTP) ha subito un forte ridimensionamento, con un calo dei volumi del 53%, in netta controtendenza rispetto al 2023. Questo cambiamento radicale potrebbe riflettere una maggiore selettività nella gestione del credito deteriorato e un'evoluzione nelle strategie di investimento.