Immobiliare.it Insights ha condotto un'analisi sulla composizione dell'offerta immobiliare residenziale italiana, basata sull'appartenenza alle differenti classi energetiche.
Solo in cinque regioni italiane, quasi tutte al Nord, il 10% o più degli immobili attualmente in vendita appartiene alla classe energetica A o a quelle superiori. In tredici regioni, invece, oltre la metà dello stock disponibile è in classe G, la meno performante dal punto di vista energetico.
Le regioni più performanti. In testa alla classifica delle regioni con più case in classe A in vendita si trova il Veneto, che conduce la graduatoria con un ampio distacco su tutte le altre. Qui, infatti, il 26% delle case sul mercato è altamente performante, anche se nel capoluogo, Venezia, non si va oltre il 12%. Il traino è invece rappresentato da Treviso che, con il 41%, è primo tra i capoluoghi di provincia della regione in questa classifica. Ben si comportano anche Padova, dove circa un immobile su quattro di quelli in vendita è nella classe più alta.
Con un importante margine dal Veneto, il secondo posto è occupato dall'Emilia-Romagna, con il 17% dell'offerta totale nelle classi a più elevata efficienza energetica. In questo caso, va rimarcato il dato di Bologna che, con il suo 23%, guida la classifica dei capoluoghi di regione italiani, davanti a Bari (17%) e Cagliari (15%). Tra le altre aree del territorio emiliano-romagnolo, appena alle spalle di Bologna si incontrano Cesena (22%) e Rimini (20%).
Lombardia e Trentino-Alto Adige conquistano rispettivamente il terzo e quarto posto tra le regioni con la maggiore offerta di immobili in classe A o superiori, con percentuali molto vicine: 14% e 13%. Per la Lombardia spicca il dato di Monza che sfiora il 40%, mentre Milano è ferma al 9%, al decimo posto tra i capoluoghi di regione. Guardando invece al Trentino-Alto Adige, il miglior valore è quello di Bolzano (14%).
L'ultima regione in doppia cifra, con una percentuale di immobili già altamente performanti pari al 10%, è il Friuli-Venezia Giulia, dove il dato viene spinto verso l'alto dal 28% di Pordenone.
Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it: «In diversi capoluoghi di provincia del Nord Italia, penso ad esempio a Treviso o a Monza, sono in atto da qualche anno importanti interventi di riqualificazioni urbana, con progetti immobiliari a bassissimo impatto energetico anche a firma di note archistar. Per la differente conformazione del nostro territorio ci sono città, tendenzialmente di dimensioni contenute e dalla morfologia favorevole, che più di altre possono prevedere e sostenere l'implementazione sul loro territorio di nuovi sviluppi immobiliari altamente efficienti dal punto di vista energetico, che fungono anche come polo di attrazione per investimenti nazionali ed esteri».
E quelle che devono recuperare più terreno. Ci sono invece diverse regioni che presentano più del 50% degli immobili in offerta nella classe energetica meno performante, la G. La gran parte di queste si trova al Centro o al Sud Italia.
Sicilia e Basilicata sono le aree che fanno peggio, con quasi i tre quarti del totale (74%) in classe G. Anche Puglia e Lazio arrivano al 70%, con Roma perfettamente allineata con il dato regionale. Tra il 60% e il 70% troviamo poi altre sei regioni: Calabria e Campania (entrambe al 68%), Toscana e Umbria (al 67%), Liguria e Molise (appaiate al 64%).
Anche in Sardegna e in Abruzzo oltre il 50% delle case disponibili fa parte della classe G, rispettivamente il 57% e il 58%, mentre sono poco al di sopra di tale soglia anche le Marche che si attestano sul 52%.
Il confronto con il 2019. Se si effettua un paragone tra i dati odierni e quelli risalenti al 2019, quasi tutte le regioni hanno visto aumentare la percentuale di immobili in classe A o superiori in vendita. Il Veneto rappresenta l'incremento più alto con un aumento di 16,5 punti percentuali. L'unica eccezione è rappresentata dalla Basilicata che ha visto diminuire il suo stock di case altamente performanti dello 0,1%, attestandosi ora al 6% del totale.
In alcune regioni tuttavia parallelamente al numero di immobili efficienti è salito anche quello delle case fortemente energivore: la Basilicata segna un incremento dell'11,2%, seguita dall'Abruzzo (+8,9%) e dalla Valle d'Aosta (+8,4%). Si registrano incrementi rilevanti per le classi più basse anche in Piemonte (+7,9%).