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30 Maggio 2022

Addio Borsa Italiana, si preferisce l'Olanda

di red

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Sono preoccupanti i dati sullo stato di salute del mercato dei capitali italiano. Ad affermarlo è la presidente di Assonime, Patrizia Grieco, in un convegno in Consob sulla corporate governance al quale ha partecipato, tra gli altri, anche il ministro dell'Economia Daniele Franco, che sta lavorando a modifiche normative per renderlo più competitivo. 

"Da un lato l'Europa ha bisogno di realizzare la Capital Market Union ma noi registriamo un impoverimento del nostro listino, dove le uscite sopravanzano le nuove quotazioni". Grieco sottolinea che le società italiane che hanno spostato la sede sociale in Olanda pesano per oltre un quarto della capitalizzazione. "Se le imprese italiane preferiscono spostarsi verso l'Aja è perché il modo in cui l'Olanda applica le regole europee è più flessibile". 

“L'Olanda - nota ancora Grieco - è business friendly mentre in Italia la stratificazione di regole ha dato rigidità al nostro diritto societario”. È il fenomeno del gold plating, il maggior fardello di oneri per chi sceglie l'Italia per la quotazione, noto anche al Tesoro che lo ha indicato tra i problemi nel Libro Verde sulla competitività del mercato dei capitali e che ha fornito, con i contributi ricevuti dai player del mercato, la base per il cantiere delle riforme annunciato da Daniele Franco. 

"Un listino impoverito - aggiunge Grieco - fornisce meno capitali proprio quando ce ne sarebbe più bisogno per gli investimenti legati alla transizione ecologica. Bisogna quindi invertire il trend negativo per il quale le imprese o si spostano in altri mercati europei o ricorrono sempre più al private equity".

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