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01 Luglio 2025
Le infrastrutture attraggono sempre più investitori, perché il loro rendimento non è legato all’andamento dei mercati finanziari, di cui non subiscono la volatilità, e nemmeno all’andamento dei cicli economici. L’orizzonte temporale risulta ideale per investitori come i fondi pensione e le casse previdenziali, che per la natura stessa della loro attività ricercano occasioni di investimento che garantiscano rendimenti stabili e appetibili nel lungo periodo.
Assoprevidenza ha riunito operatori del settore e investitori istituzionali per dialogare su questo tema. Hanno risposto alla chiamata anche Ream Sgr e il Fondo Pensione della Città del Vaticano, presenti all’incontro per discutere di sicurezza, redditività e della dimensione etica degli investimenti.
Secondo la classifica mondiale della competitività stilata dal World Economic Forum, alla voce infrastrutture l’Italia figura al ventunesimo posto, preceduta in Europa non soltanto da Germania, Francia e Gran Bretagna, ma anche da Paesi le cui economie pesano meno della nostra all’interno dell’UE come Olanda, Spagna e Belgio. Il deficit infrastrutturale rimane un freno allo sviluppo e alla produzione di ricchezza, ma nel mondo rappresenta una grande opportunità, soprattutto per gli investitori istituzionali. Secondo l’Official Monetary & Financial Institutions Forum i grandi fondi hanno in programma a livello globale investimenti in infrastrutture per 130 miliardi di dollari entro i prossimi due anni. Molti fondi pensione americani hanno deciso di raddoppiare la quota di questa tipologia di investimenti nel loro portafoglio.
Assoprevidenza si è mossa negli ultimi anni per far conoscere le caratteristiche di varie tipologie di Fondi di Investimento Alternativi, che nella totalità dei casi compiono investimenti nell'economia reale: fondi immobiliari, fondi di private equity, credit funds, fondi dedicati alle energie alternative, fondi votati al nuovo comparto dell'intelligenza artificiale e della robotica.
L’incontro promosso da Assoprevidenza ha dato dimostrazione di coesione tra tutte le tipologie di investitori istituzionali sul tema, superando l'ambito della previdenza.
Le interviste
Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza: “
Il tema degli investimenti nell’economa reale è quasi un tormentone della carta stampata, dei convegni, dei seminari. Come Assoprevidenza ci siamo approcciati alla questione tenendo conto di un profilo prioritario: gli enti previdenziali o gli investitori istituzionali devono assolvere alla loro mission. Se riescono ad investire in economa reale in modo coerente con la loro mission è tutto di guadagnato per il Paese. Il mondo delle casse professionali ha affrontato il tema in modo significativo, ad esempio la Cassa Forense ha fatto grosso accordo con il Fei per compiere investimenti in piccole e medie imprese a livello europeo. Il mondo della previdenza complementare è un po’ più arretrato su questa tematica, non mancano esperienze di questo tipo anche negli altri reparti. Ci siamo focalizzati su un profilo che ci pare molto interessante e strettamente correlato con mission dei fondi di previdenza complementare e delle casse professionali: gli investimenti nelle infrastrutture sociali. In tutto il mondo c’è un grande bisogno di investimenti in infrastrutture, quindi si possono creare molte opportunità”.
Oronzo Perrini direttore generale Ream Sgr: “In questi ultimi anni è cresciuto molto il confronto con gli investitori istituzionali, tenendo presente che Ream Sgr ha un azionariato rappresentativo di capitale di origina bancaria. Da circa tre anni raccogliamo interesse di investitori istituzionali in quello che è definita economia reale, ovvero mondo della sanità, i giovani, le attività imprenditoriali, il settore turistico-ricettivo. La nostra attività nell’ambito del mondo della sanità è tesa a colmare il gap tra i posti letto necessari e quelli disponibili. Abbiamo avvitato da due anni il fondo Geras, che ha già investito 200 milioni, ma quello che Ream vuole fare adesso è spingere l’acceleratore sui giovani. Abbiamo avviato Geras II, che valuta opportunità nelle principali città universitarie, speriamo entra fine anno di finalizzare investimenti in città importanti. L’impatto delle finalità sociali ed etiche deve essere monitorato, perché investiamo soprattutto in territori di competenza delle fondazioni nostre azioniste”.
Gianluca Leotta, Elr Lex studio legale: “Ci fa molto piacere che Assoprevidenza abbia scelto il nostro studio per parlare di queste tematiche, anche perché noi teniamo molto al connubio tra risparmio gestito, fondi pensione e creazione di asset alternativi, con un occhio al real estate. Questo rapporto tra prodotti nell’economia reale e investitori istituzionali è virtuoso e ha un effetto sull’economia reale molto rilevante. Negli ultimi tempi si vede più attenzione a questi temi, è provato che investimenti sull’economia reale attraverso strumenti di finanza alternativa sono profittevoli non solo per gli investitori ma anche per l’intero territorio e quindi per la nazione. Questo tipo di prodotti richiede un’accurata attenzione e in futuro ci sarà sempre più discussione per far avere il prodotto giusto agli investitori, senza disperdere il valore del risparmio e la tutela dello stesso”.
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