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11 Maggio 2019

Intelligenza artificiale, nuove prospettive per il real estate (Video)

di F.B.

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Ogni giorno entriamo in contatto con applicazioni di intelligenza artificiale e ora, seguendo l’esempio del settore finanziario, gli effetti si vedono anche nel real estate.

Il settore finanziario e quello immobiliare non possono essere esclusi dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, inoltre, FinTech e PropTech condividono molti aspetti: si pensi infatti, alle piattaforme di equity crowdfunding, all’utilizzo di blockchain e alla gestione della cybersecurity. Le applicazioni di intelligenza artificiale ormai influenzano il settore del trading, la profilazione dei clienti, l’analisi dei trend finanziari, l’individuazione degli investimenti sulla base delle analisi dei dati esistenti, così come il risparmio energetico e la razionalizzazione dei piani di manutenzione.

Di questi temi si è parlato nel corso del convegno presso la Microsoft House di Milano la cui apertura dei lavori è stata affidata a Silvia Rovere, presidente di Assoimmobiliare: “Le nuove tecnologie sono destinate a impattare in modo importante tutta la catena del valore del settore immobiliare. Già oggi ne vediamo alcune applicazioni nella fase di studio e progettazione di nuovi sviluppi immobiliari, così come in quella di costruzione e di monitoraggio dei cantieri. Le tecnologie digitali cambiano anche le attività di gestione degli asset immobiliari e le modalità di raccolta e analisi dei dati, favorendo una maggiore efficienza e trasparenza del mercato. Certamente la tecnologia va governata utilizzando competenze specialistiche e conoscenza. E anche su questo fronte Assoimmobiliare è in prima linea per coniugare innovazione e valore del capitale umano, attraverso iniziative per formare le nuove professionalità del nostro settore”.

Stefano Bellintani, professore presso il Politecnico di Milano: “Il settore delle Proptech in Italia risulta ancora piuttosto acerbo, se paragonato con altri contesti su scala internazionale. Una condizione, quest’ultima, che da una parte si confronta con barriere strutturali caratteristiche del nostro contesto e che, dall’altra, configura opportunità tutt’altro che trascurabili, che necessitano di essere individuate, rappresentate e valorizzate in maniera adeguata. D’altro canto, negli ultimi tempi, il dibattito sulle Proptech nel nostro Paese è in pieno fermento. I numeri sono in rapida e accelerata ascesa e investitori e player del real estate “tradizionale” dimostrano di essere sempre più focalizzati sulle potenzialità di questo segmento. Questi ultimi, in particolare, guardano alle Proptech sia per innovare l’offerta e le perfomance dei propri servizi, sia per cogliere opportunità inedite, ad alto valore aggiunto”.

Andrea Ciaramella, professore presso Department of Architecture, Built Environment and Construction Engineering, ABC del Politecnico di Milano:“La quantità di dati e informazioni elaborati ogni giorno cresce esponenzialmente; questo genera potenzialità importanti anche per il settore immobiliare, che può utilizzarli per orientare i progetti, capire le inclinazioni dei consumatori, misurare il rischio degli investimenti, indirizzare le strategie gestionali. I dati e la capacità di elaborarli sono dunque la nuova fonte di ricchezza. Ma l’intelligenza artificiale non può nulla senza la nostra capacità di definire quali dati servano, quali informazioni vogliamo ottenere e per quali obiettivi”.

Le interviste

Silvia Rovere, presidente Assoimmobiliare

“Le nuove tecnologie sono destinate a impattare in modo importante tutta la catena del valore del settore immobiliare. Già oggi ne vediamo alcune applicazioni nella fase di studio e progettazione di nuovi sviluppi immobiliari, così come in quella di costruzione e di monitoraggio dei cantieri. Le tecnologie digitali cambiano anche le attività di gestione degli asset immobiliari e le modalità di raccolta e analisi dei dati, favorendo una maggiore efficienza e trasparenza del mercato. Certamente la tecnologia va governata utilizzando competenze specialistiche e conoscenza.”

Mario Di Giulio, partner dello studio PeA

“Questo convegno rientra tra le attività che lo Studio ha intrapreso per diffondere la conoscenza e l’impatto delle nuove tecnologie nel settore finanziario attraverso la promozione ed organizzazione di convegni e tavole rotonde, seminari presso scuole e università oltre alla   redazione di un glossario (il “PeA FinTech Syllabus”), cui collaborano anche professionisti esterni. L’obiettivo è quello di spiegare il cambiamento, renderlo comprensibile per fugare i timori che la mancanza di conoscenza spesso solleva e rendere tutti partecipi dell’evoluzione in atto”.

Stefano Stinchi, Director Financial Sector di Microsoft Italia

“Microsoft è felice di collaborare per far conoscere come l’intelligenza artificiale cambierà il settore dei servizi finanziari e del real estate nei prossimi anni. Siamo convinti che l’uso e l’adozione dell’intelligenza artificiale aumenti la competitività delle imprese e contribuisca alla crescita del sistema paese”.

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