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24 Marzo 2015

I crediti immobiliari in sofferenza che piacciono agli investitori esteri

di Luigi Aiello, head of Banking & insurance business development di Prelios

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I dati macroeconomici, le nuove politiche monetarie, la rinnovata fiducia, l’attuale condizione dei mercati dei paesi emergenti, e una generale stabilizzazione dello scenario economico-finanziario internazionale hanno favorito, già nel corso del 2014, una lenta ripresa dell’economia in tutta l’area euro.

In tale contesto, il mercato immobiliare, dopo circa sette anni di contrazione e di scetticismo da parte dei grandi investitori istituzionali, ha registrato, lo scorso anno, una performance in miglioramento.

In particolare, parlando del mercato italiano, nell’ultimo anno si è potuto apprezzare il protrarsi dell’interesse degli operatori internazionali per il prodotto immobiliare domestico.

Nell’ottica di rafforzamento di tale generale interesse degli operatori internazionali, il Governo italiano è intervenuto, in materia immobiliare, introducendo molteplici novità normative, calibrate sotto il segno di quattro leve fondamentali d’intervento: riqualificazione sostenibile della città (cd. renovatio urbis), attrattività dell’immobiliare italiano per gli investitori istituzionali, italiani ed esteri; modernizzazione dei servizi immobiliari; semplificazione fiscale del settore.

Si pensi, con riguardo a tali ambiti, a quanto contenuto nel decreto Sblocca-Italia, nella legge di Stabilità 2015 o nelle misure, ora all’esame del Parlamento, contenute nel cd. Investment Compact.

Non soltanto gli investimenti puramente immobiliari, peraltro, sono sotto la lente degli operatori stranieri.

Esiste, infatti, una significativa attenzione di molti investitori internazionali per i crediti in sofferenza, con particolare riguardo ai crediti secured, ovvero quelli garantiti da ipoteche immobiliari.

L’Italia, con circa 180 mld di euro di sofferenze creditizie, è tra le mete prescelte dai grandi protagonisti del settore, capaci di coniugare competenze immobiliari e tecniche finanziarie.

Guardando al futuro, se si avvereranno  le previsioni ipotizzate e la fiducia vincerà lo scetticismo, i timori di instabilità politica e gli ostacoli burocratici, il 2015 e il 2016 potrebbero veramente costituire il biennio della ripresa per il mercato immobiliare, con una crescita graduale di tutta l’industria e la ricollocazione del settore fra le principali asset class di investimento.

In tale contesto, il gruppo Prelios si è riconfermato come un partner privilegiato per i grandi investitori internazionali, sia per la capacità di origination di nuove operazioni sul mercato Italiano, sia per la capacità di strutturare e gestire operazioni con un discreto livello di complessità.

In tal senso, il gruppo ha recentemente concluso una delle più importanti operazione nel settore dei NPLs, supportando Fortress nell’acquisizione di Uccmb, la piattaforma di gestione dei crediti in sofferenza detenuta integralmente da Unicredit.

Inoltre, Prelios è attualmente coinvolta nella gara per la potenziale acquisizione della catena Una Hotel in partnership con il fondo statunitense Starwood Capital Group e il gruppo Melià; infine, il gruppo starebbe lavorando al lancio di una Siiq da collocare a grandi investitori internazionali, approfittando del contesto favorevole dei mercati dei capitali.

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