HBI S.r.l., azienda italiana che ha sviluppato e applicato la tecnologia poligenerativa per il trattamento dei fanghi da depurazione in ottica di economia circolare, ha completato con successo il proprio round di investimento Series A con una raccolta di nuovi capitali pari, al momento, a Euro 12.000.000.
Il round di investimento di Serie A ha visto CDP Venture Capital partecipare come lead investor, con il Green Transition Fund, che utilizza risorse stanziate dall'UE tramite l'iniziativa NextGeneration EU, e con il Fondo Evoluzione. Entrano inoltre nel capitale di HBI l'imprenditore Bruno De Guio, Finanziaria Internazionale Investments, la SGR del gruppo Finint, e altri investitori, tra cui le holding di partecipazioni Bizac e Afra e il manager Gabriele Mazzoletti. Questi si vanno ad aggiungere agli azionisti esistenti, tra i quali il Founder e CEO Daniele Basso, che resta azionista di riferimento, il co-founder Renato Pavanetto, NovaCapital, la holding di partecipazioni presieduta da Paolo Merloni, Carretta, Next Generation Venture e Roleo.
L'operazione consentirà ad HBI di sviluppare la sua crescita industriale e commerciale, sia in Italia che sui mercati internazionali.
Eversheds Sutherland ha assistito HBI e i founder Daniele Basso e Renato Pavanetto, con un team guidato dal Partner Lorenzo Fratantoni e composto dal junior associate Lorenzo Marinelli. Eversheds ha agito con un team multi-practice composto altresì dalla Executive Partner Valentina Pomares e dal Principal Associate Antonio Santini per gli aspetti giuslavoristici.
CDP Venture Capital SGR S.p.A. è stata assistita dallo studio legale Advant Nctm, con un team coordinato dal partner Vito Bisceglie, dalla counsel Marzia Manente e dall'of counsel Elsa Gentile, coadiuvati dall'associate Marianna Loprevite e dal trainee Giovanni Maria Cianfarani, nonché dal counsel Ulrich Eller per gli aspetti labour, dal counsel Francesca Romana Florio per gli aspetti di proprietà intellettuale e dall'of counsel Valeria Ciervo per gli aspetti autorizzativi ambientali.