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13 Settembre 2022

Zenith Service: Npl, causa crisi economica prevista ondata da 60 mld

di red

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L'Autorità Bancaria Europea, alla luce della nuova situazione macroeconomica e geopolitica, ha previsto entro la fine del 2022 un aumento del 33% dello stock di Npl in Europa, un'ondata di crediti deteriorati che nei bilanci delle banche italiane ammonterà a circa 60 miliardi di euro. Per il 2023 si stimano cessioni di Npl per circa 37 miliardi di euro e circa 10 miliardi di transazioni relative ad unlikely to pay.

Umberto Rasori, AD di Zenith Service: "Le cartolarizzazioni di non performing loan, anche grazie al recente lancio delle cartolarizzazioni immobiliari, rimangono tra gli strumenti più efficaci al fine di smobilitare lo stock di Npl bancari, come dimostra la riduzione del non performing exposure ratio italiano dal 16,8% del 2015 al 3,6% del 2021, dato certamente più allineato alla media europea che si attesta a 2,1% secondo la ricerca Market Watch di Banca Ifis. Inoltre, a causa del rallentamento dell'economia,aumenteranno i crediti deteriorati derivanti da piccole e medie imprese, specialmente da quelle che operano nei settori già colpiti dalla pandemia, come quello del turismo, dell'ospitalità e del tempo libero. Col graduale venir meno delle moratorie concesse per fronteggiare la crisi legata al Covid, le Pmi dovranno iniziare a rimborsare i debiti contratti, col rischio di incorrere in tensioni finanziarie. Il rallentamento dell'economia, l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia, e l'aumento del costo del denaro avranno impatti negativi sulle Pmi e sulle famiglie, rendendo più rischiosi i prestiti non garantiti".

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