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30 Settembre 2022

S&P: peggiorano le condizioni del credito globale, rischio tagli rating e default

di red

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“Con le condizioni del credito globale a un punto di inflessione, i fondamentali del credito di società e Paesi si potranno deteriorare, in un contesto di rallentamento dell'attività economica, di condizioni di finanziamento più rigide e di pressioni inflazionistiche prolungate”. È la previsione dell'agenzia S&P Global Ratings, secondo cui anche i rating hanno raggiunto un picco post-Covid e hanno iniziato a deteriorarsi. 

Come si legge nel rapporto "Global Credit Conditions" relativo al quarto trimestre, S&P si attende un aumento dei downgrade, in particolare tra gli emittenti che operano nei settori dei beni di consumo, della vendita al dettaglio e dell'automotive, e che i default complessivi raddoppino, superando il 3% entro la metà del 2023, dai minimi storici attuali. 

Secondo S&P, "le maggiori economie rischiano una recessione, poichè l'inerzia derivante dagli stimoli fiscali e monetari varati per superare gli effetti della pandemia e innescare il successivo rilancio dell'economia sono stati sostituiti in modo disomogeneo dal sostanziale inasprimento monetario delle principali banche centrali globali". 

In questo contesto, nei prossimi mesi, "le persistenti pressioni sui costi e il rallentamento dell'attività economica eroderanno le riserve delle imprese, che dovranno fare i conti con l'aumento dei costi e l'inasprimento delle condizioni di finanziamento, in un contesto di politica monetaria più restrittiva e di rallentamento dell'attività economica".

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