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27 Maggio 2025

Ponte del 2 giugno: 14,9 mln di italiani in viaggio

di Red

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La Festa della Repubblica si rivela un motore economico per il comparto turistico: per il ponte del 2 giugno, infatti, saranno 14,9 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio, la maggior parte dei quali (92,4%) collocherà in cima alla lista delle destinazioni preferite proprio l'Italia. Gli italiani sembrano aver risposto all'attrattiva del viaggio breve: grazie alla collocazione della festività nella giornata di lunedì, è stato possibile programmare una pausa di relax che rappresenta un assaggio per la prossima stagione estiva.

Secondo l'indagine realizzata da Federalberghi, la spesa media per ciascun viaggiatore in movimento per la Festa della Repubblica sarà di 470 euro, producendo un giro d'affari di 7 miliardi di euro. Il picco delle partenze è previsto per venerdì 30 maggio, con 8,7 milioni di italiani pronti a dare inizio alla vacanza programmata.

Fatto salvo il 7,6% degli italiani che opterà per mete estere, coloro che resteranno in Italia prediligeranno il mare. La sequenza delle preferenze sarà poi quella consueta: dopo il mare, seguiranno le città d'arte, la montagna, i laghi e le località termali.

"Il fatto che quasi 15 milioni di italiani si metteranno in movimento per godersi una pausa legata alla Festa della Repubblica sembra sancire un ritorno al meglio del turismo italiano, con tante famiglie che riprendono il gusto di viaggiare assieme, magari anche optando per luoghi di prossimità, facilmente raggiungibili, purché si tenga fede al progetto vacanza" - ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - "La voglia di Italia non è ancora passata: il 92,4% dei viaggiatori resterà nei propri lidi. Magari assaporando un'esperienza che potrebbe ripetersi nella stagione estiva".

"Ancora una volta - ha aggiunto Bocca - abbiamo potuto constatare che le strutture alberghiere ricettive riscuotono l'interesse dei nostri concittadini: secondo la nostra indagine, gli alberghi e i villaggi turistici rappresentano il 24,4% delle scelte. Un segnale per il nostro settore che è in continua evoluzione, anche con l'obiettivo di intercettare e valorizzare progressivamente le nuove tendenze della nostra clientela".

"Non vi è dubbio che il viaggio breve si presti a una maggiore accessibilità - ha concluso Bocca - Si spera in questo senso che l'offerta turistica italiana abbia la capacità di rispondere a una domanda crescente, che rivela il profilo di un viaggiatore italiano nuovo, reduce dal trauma della pandemia e dunque più formato e con esigenze contemporanee, sempre più orientato sulla qualità, l'accessibilità, la sostenibilità e l'innovazione, ovvero i temi che ci vedono impegnati a livello mondiale per un turismo che guarda al futuro".

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