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23 Ottobre 2023

Meno aste residenziali nel terzo trimestre 2023, crolla la base di partenza degli immobili commerciali

di red

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Si vendono meno case all’asta. E, per gli immobili residenziali, la base di partenza è crollata di quasi il 75%. Sono i dati che emergono da “Cherry Brick”, l’osservatorio sull’andamento delle aste immobiliari realizzato dalla startup fintech “Cherry Srl”, relativi al terzo trimestre 2023 sullo stesso periodo del 2022.

Da luglio a settembre di quest’anno, le aste pubblicate sono state quasi 30.000 rispetto alle circa 38.000 dell’anno precedente, il che rappresenta un calo del 21%. Il valore complessivo dell’offerta minima di partenza è stato di circa 4,7 miliardi di euro (-51% rispetto ai 9,5 miliardi del terzo trimestre 2022).

Chai Botta, Infrastructure Lead in Cherry Srl: “I dati confermano un trend di netto calo di aste censite. A tal proposito, non ci aspettiamo una ripresa significativa del settore entro la fine dell’anno. Questo calo è difatti fisiologico ed è in parte guidato dalle nuove procedure di liquidazione giudiziale nelle quali aziende e tribunali devono ancora integrarsi al meglio. In generale, per il futuro prevediamo una diminuzione nel volume di aste immobiliari proprio grazie alle nuove procedure legali vigenti volte, di fatto, a favorire la negoziazione esterna al tribunale”.

Guardando complessivamente i dati, emerge come da luglio a settembre 2023 siano stati pubblicati nel Portale Vendite Pubbliche nuovi avvisi d’asta così suddivisi:

-il 54% riferibile ad immobili ad uso residenziale (pari a 16.200);

-il 19% ad uso commerciale (5.738);

-il 4% ad uso industriale (1.071).

Il restante 23% è composto da altre categorie immobiliari (6.829). Non rilevante, invece, l’ambito degli impianti sportivi con lo 0,1% del totale (44).

A livello territoriale, il 13% del totale delle aste pubblicate è localizzato in Lombardia, l’11% in Sicilia e un ulteriore 11% nel Lazio. Tra le grandi città, invece, Roma si riconferma prima in Italia per numero di aste censite, seguita da Perugia, Palermo e Napoli.

La base d’asta media delle vendite nel terzo trimestre del 2023 ammonta a circa 156.000 euro (rispetto ai 251.000 dello stesso periodo del 2022, per un vistoso calo nell’ordine del 38%). La base scende nettamente in relazione agli immobili commerciali che si assestano a 175.000 euro (rispetto a 687.000 euro del terzo trimestre 2022, -74%), agli immobili residenziali per un valore di 118.000 euro (rispetto a 127.000 euro, -7%) e agli immobili industriali pari a 633.000 euro (rispetto a 669.000 euro, -5%). In aumento, invece, il valore per gli impianti sportivi che risulta essere pari a 530.000 euro (rispetto a 431.000 euro, +23%).

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