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11 Dicembre 2023

Macquarie AM: buone opportunità di investimento nel 2024 nel settore immobiliare (Outlook)

di red

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Occorrerà affrontare ancora delle sfide cicliche ma ci sono dei fattori positivi a lungo termine che fanno prevedere per il 2024 nuove opportunità nel settore immobiliare, in particolare per alloggi in affitto e logistica. Lo si apprende dall’Outlook 2024 presentato da Macquarie Asset Management, un report che fornisce prospettive sui temi destinati a influenzare il panorama degli investimenti e la performance delle principali asset class per l'anno a venire.

Nell'ambito dei real asset – si legge nell’Outlook –, le caratteristiche difensive delle infrastrutture, la loro capacità di proteggere dalle impennate dell'inflazione e i rendimenti relativamente elevati sono caratteristiche che gli investitori troveranno probabilmente interessanti nel contesto macroeconomico che Macquarie prevede prevalga nel 2024. Inoltre, presenta un'elevata esposizione ai trend di crescita secolari, come la transizione energetica e la digitalizzazione.

Dopo due anni difficili – continua il rapporto –, il riequilibrio dei prezzi del settore immobiliare dovrebbe creare opportunità, in particolare nei settori degli alloggi in affitto e della logistica, sostenuti da una domanda più forte e da un calo della nuova offerta. Il settore degli uffici continua ad affrontare i venti contrari derivanti dalle pratiche di lavoro da casa, ma nel 2024 potrebbero emergere opportunità di riallestimento e riposizionamento grazie all'adeguamento dei prezzi al di sotto dei costi di sostituzione.

Il 2023 – premette l’Outlook – è stato caratterizzato da un miglioramento per gli investitori rispetto all'anno precedente, con i titoli azionari statunitensi (indice S&P 500®) che hanno registrato un rendimento dell'11,5% su base annua, mentre le obbligazioni (Treasury a 10 anni) hanno registrato un rendimento del -5,4%. Se confrontate con l’anno precedente, entrambe le classi di attività hanno registrato un rendimento del -15% nel 2022. Nonostante il miglioramento dei rendimenti di quest'anno, secondo Macquarie Asset Management gli investitori devono ancora affrontare alcuni fattori ciclici.

Gli Stati Uniti si sono mantenuti stabili anche a fronte del più forte inasprimento della politica monetaria degli ultimi 40 anni, ma i principali indicatori previsionali - come la curva dei rendimenti, gli aggregati monetari e le condizioni del credito - suggeriscono il rischio di un rallentamento della crescita, o addirittura, di una recessione.

Oltre agli Stati Uniti, le economie dell'area dell'euro e del Regno Unito sono già sull'orlo della recessione, poiché i venti contrari derivanti da una politica monetaria più restrittiva si stanno intensificando, mentre quelli derivanti dall'aumento dei prezzi dell'energia si attenuano. Per quanto riguarda la Cina, Macquarie prevede che, sebbene sembri probabile una certa ripresa della domanda interna nel 2024, i vincoli politici fanno sì che la ripresa non sia robusta, con una crescita del Pil prevista tra il 3 e il 5%.

Ben Way, Group Head di Macquarie Asset Management: "Secondo la nostra esperienza, la volatilità e l'incertezza - pur non essendo necessariamente benvenute - possono creare opportunità. Pur riconoscendo le sfide del contesto attuale, adottiamo una visione articolata dei mercati e delle asset class, e rimaniamo ottimisti per quanto riguarda la nostra capacità di trovare opportunità a breve termine per gli investitori."

Secondo le previsioni di Macquarie, le azioni quotate dovranno affrontare contrasti derivanti dal contesto economico più volatile e dal fatto che le obbligazioni sono tornate a essere un'alternativa valida. Sulla base delle valutazioni, l’azionario europeo potrebbe risultare sempre più interessante per gli investitori.

Con l'inflazione in calo, la crescita del Pil in rallentamento, le banche centrali in pausa e le previsioni di riduzione dei tassi di interesse per i prossimi 12 mesi, Macquarie Asset Management ritiene che le obbligazioni abbiano un buon valore. Tuttavia, gli spread creditizi non sono a livelli coerenti con le condizioni di recessione, per cui il team predilige le obbligazioni a basso rischio.

Scarica l’allegato.

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