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16 Febbraio 2011

Legambiente: 9 edifici su 10 a forte dispersione energetica. Solo a Bolzano i promossi

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- Nove edifici su dieci sono soggetti a forti dispersioni di calore e quindi costringono a usare riscaldamento e condizionatori, facendo così aumentare i costi in bolletta e diminuire il comfort e la vivibilità.

Lo rivela la campagna nazionale Tutti in classe A, promossa da Legambiente.

Una squadra di tecnici ha analizzato 100 edifici, tra appartamenti e uffici, in 15 città italiane.

Solo 11 edifici (tutti costruiti a Bolzano) hanno passato la "prova efficienza energetica".

Attraverso l'impiego delle termofoto – ha spiegato Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente - vogliamo rendere evidente quanto sia importante avere case ben progettate e costruite.

Le speciali immagini mostrano proprio la differenza tra una casa di “classe A”, ossia con uno standard di qualità energetica che certifica un basso fabbisogno di energia per il riscaldamento, e quelle costruite invece senza alcuna attenzione a questi temi.

Le prime garantiscono una migliore qualità della vita agli abitanti grazie al buon isolamento delle pareti e, a parità di comfort, possono ridurre sensibilmente la spesa per il riscaldamento invernale e fare a meno dei condizionatori d’estate, riducendo fino a un terzo la spesa per il riscaldamento e il raffrescamento, ossia permettendo un risparmio tra i 200 e i 500 euro l’anno a famiglia”.

Per quanto riguarda gli edifici residenziali sono state prese in considerazione costruzioni realizzate negli ultimi dieci anni, venduti spesso a cifre superiori a 3-4.000 euro a metro quadro.

Se si considera che la differenza di spesa per una casa di classe A rispetto a una “normale” è del 5-10%, e il prezzo di costruzione è di circa 1.000 euro a mq, si capisce come non sia un problema di costi a impedire di investire nella qualità.

Per capire le differenze per chi vi abita, le termofoto di Bolzano mostrano caratteristiche omogenee delle pareti, il cui isolamento permette di evitare sbalzi termici. In questo modo si possono ridurre i costi del riscaldamento e del raffrescamento.

Sono stati analizzati anche edifici pubblici: bocciati 18 edifici su 19 con dispersioni che obbligano ad un superlavoro i termosifoni d’inverno e i condizionatori d’estate.

L’unico palazzo che si salva è la nuova sede amministrativa della Provincia di Bolzano.

Nel dossier di Legambiente c’è anche una valutazione sull’operato delle diverse Regioni in materia di prestazioni energetiche in edilizia. Promosse le Province Autonome di Trento e Bolzano, la Lombardia e il Piemonte.

Promosse ma con riserva: Emilia-Romagna, Liguria e Puglia dove mancano ancora dei tasselli per completare il quadro normativo.

Bocciate per lacune normative: Lazio, Umbria e Valle d’Aosta, con leggi regionali che prevedono indicazioni ancora troppo generiche sull’efficienza energetica.

Bocciate per incompletezza e inadeguatezza delle leggi regionali: Toscana, Veneto, Marche, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia, Abruzzo.

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