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15 Novembre 2023

La Bce lascia fermi i tassi, le banche no: mutui ancora più cari

di red

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I tassi di interesse sui mutui raggiungono nuovi record, nonostante la Banca centrale europea abbia fatto fermato gli aumenti. Secondo l’Abi, a ottobre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni ha raggiunto il 4,37%, massimo dal febbraio del 2009, a fronte del 4,21% di settembre.

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 5,45%, massimo dall'ottobre del 2008, mentre a settembre era al 5,35%. Il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,70%, laddove a settembre era al 4,61%.

La raccolta indiretta – si legge nel bollettino dell’Associazione delle banche italiane – è aumentata di quasi 229 miliardi tra settembre 2022 e settembre 2023 (141,5 miliardi dalle famiglie, 30 dalle imprese e il restante dagli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).

A ottobre, la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto a un anno prima (+15,8%), sostanzialmente stabile sul mese di settembre (+16,3%).

I soli depositi, nelle varie forme, sono scesi ad ottobre 2023 del 4,6% rispetto ad ottobre 2022 (-3,5% a settembre 2023).

A fronte del forte incremento della raccolta indiretta, la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata ad ottobre 2023 in calo del 2,5% su base annua (-1,5% a settembre 2023)

Scende ancora il credito bancario: a ottobre, i prestiti a imprese e famiglie sono risultati del 3,6% rispetto a un anno prima, dopo che a settembre avevano registrato un -3,8% annuo.

Stabili le sofferenze nette sui prestiti delle banche, che a settembre sono state pari a 17,8 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai 17,9 miliardi di agosto.

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