Ultime notizie

30 Novembre 2022

Inarcassa: approvato bilancio di previsione 2023

di red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right

Un flusso di entrate contributive al di sopra di 1,3 miliardi di euro e un avanzo economico di circa 646 milioni di euro. Sono le previsioni del Budget 2023 di Inarcassa.

Il patrimonio investibile a valori di mercato si è attestato a circa 12,5 miliardi di euro. In coerenza con il Budget dello scorso anno, la platea degli associati a fine 2022 conterà circa 176.800 liberi professionisti, in aumento dell'1,6% sul 2021. La tendenza positiva è confermata dalla previsione di 177.500 iscritti nel 2023. 

L'incremento del numero dei pensionati risulta in linea con le proiezioni del Bilancio tecnico e dovrebbe attestarsi a fine anno a 43.000, raggiungendo per la fine del 2023 le 46.000 unità. 

Le attese sui redditi 2021 delle due categorie sono positive; il monte redditi degli iscritti dovrebbe evidenziare un aumento di almeno il 15% rispetto all'anno precedente, recuperando la mancata crescita del 2020, legata al blocco delle attività produttive.

La stima, in linea con il quadro economico generale, è di un’ulteriore crescita nel 2022 dei redditi aggregati degli iscritti, con una variazione positiva pari al 4,4% del reddito medio, stimato nel 2022 sui 32.000 euro, e di una crescita dell'1,6% degli iscritti dichiaranti.

Giuseppe Santoro, Presidente Inarcassa: “Consolidare, rafforzare e sostenere la libera professione è un tema prioritario non solo per la politica ma soprattutto per gli operatori di previdenza che devono garantire un futuro pensionistico ai propri iscritti. Una forte sollecitazione che esorta le nostre categorie a scelte coraggiose e rigorose. Il mondo del lavoro, infatti, è in continua evoluzione, sospinto da estenuanti mutazioni normative; dai bisogni della collettività; dalla necessità di difendere e garantire un ambiente ogni giorno più fragile; dall’esigenza di dover gestire emergenze sanitarie un tempo impensabili. Le professioni tradizionali sono oramai irriconoscibili e l’incessante trasformazione dell’economia, sempre più tecnologica e virtuale, impone flessibilità, specializzazione e aggregazione. È l’impegno che, come architetti e ingegneri, dobbiamo prendere per concorrere alla ripresa del nostro Paese. Ma raggiungere l’obiettivo non sarà possibile se non avremo al fianco governo e istituzioni".

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Castello SGR investe 135 milioni nel primo Nobu Hotel in Ital