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23 Novembre 2023

Findomestic: lo stop al Superbonus fa crollare la voglia di ristrutturare casa (Report)

di red

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Appena l’8% degli italiani riesce a mettere via qualcosa dalle loro entrate mensili e un terzo di loro riserva questo “tesoretto” per eventuali spese straordinarie. In questo contesto, a settembre è crollata del 21% rispetto ad agosto l’intenzione di ristrutturare un immobile, mentre aumenta dell’1,2% la volontà di acquistare mobili e di dotare la casa di una maggiore efficienza energetica.

È quanto emerge dall’Osservatorio mensile di Findomestic (Gruppo Bnp Paribas). Il comparto “casa”, fa notare la ricerca relativa al mese di settembre 2023, risente dello stop al Superbonus deciso dal Governo.

Ma il problema – sottolinea Findomestic – non riguarda solo il settore immobiliare. Il punto è che più della metà degli italiani (il 55%) non riesce ad accantonare nulla di quanto guadagna e chi riesce a farlo, nel 45% dei casi, lo programma. Chi può investire – si legge ancora nel rapporto, lo fa in Bot o obbligazioni, libretti remunerati, azioni o altri prodotti finanziari (il 35% degli intervistati) oppure opta per tenere i soldi nel conto corrente (il 18%). Un italiano su cinque ha deciso, invece, di godersi subito quello che ha messo da parte facendo un viaggio o una vacanza.

Il 30% di chi ha chiesto e ottenuto un mutuo immobiliare o ha fatto a tasso variabile, mentre un quarto dei sottoscrittori ha tentato inutilmente, nell'ultimo anno, di cambiare le condizioni del proprio mutuo.

In generale, il 45% delle famiglie lamenta problemi economici di media o grande entità e quasi 9 su 10 cercano di controllare le spese anche attraverso le modalità di pagamento: la maggior parte del campione utilizza il Bancomat per avere il saldo del conto corrente sempre aggiornato, oppure a carta di credito o un altro strumento digitale per avere tutte le spese tracciate. Il 22% preferisce pagare in contanti.

Gilles Zeitoun, Amministratore Delegato e Direttore Generale Findomestic: "In questa fase, l'inflazione e il calo del potere d'acquisto restano le preoccupazioni principali degli italiani, nonostante la crescita esponenziale dei timori di un'escalation delle guerre che si combattono alle porte dell'Europa dopo l'avvio del nuovo conflitto in Medio Oriente. Circostanze complesse che si ripercuotono sulla sfera emotiva ed economica delle famiglie comportando una fisiologica contrazione della propensione all'acquisto".

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