Ultime notizie

10 Maggio 2021

Credito immobiliare: il Report Re/Max Q1 2021 (Allegato)

di Re/Max

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

La società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, ha rilasciato i dati del primo Credit Report trimestrale 2021. Nel Report vengono analizzati gli andamenti del mercato messi a confronto con i dati registrati dall'ufficio studi sulla base del transato reale.

Andamento mercato creditizio: fine 2020, inizio 2021 e previsioni

Il mondo del credito nel 2020 ha mantenuto gli stessi volumi del 2019.

Un risultato che gli esperti attribuiscono prevalentemente alla crescita delle operazioni di surroga e sostituzione.

Nei primi mesi del 2021 il settore creditizio continua a vivere un momento di liquidità. Lo scenario restituisce un andamento dei flussi dei mutui erogati lievemente negativo (-1,5%), sostenuto prevalentemente dai nuovi mutui (+5%), a fronte di un significativo calo di surroghe e sostituzioni (-31%). “Fare previsioni risulta complesso, soprattutto in un momento di incertezza come quello attuale; tuttavia, per quanto riguarda il credito, si prevede un perdurare del momento di liquidità e quindi la disponibilità degli istituti bancari a finanziare il settore immobiliare”, commenta Riccardo Bernardi, Chief Development Officer.

Previsioni sulle tipologie di mutuo in ambito residenziale per il 2021

Il mutuo ipotecario si conferma il prodotto preferito per i nuovi acquisti. Questa situazione, unita ai tassi ai minimi storici, rappresenta un periodo ideale per chi vuole comprare casa accendendo un mutuo. Nello specifico, i prodotti più richiesti continuano a essere mutui a tasso fisso che quotano l’88,8% delle nuove erogazioni. Un dato confermato dall’ufficio studi, che registra però una lieve flessione rispetto ai dati di mercato. “Sulla base del nostro transato, il tasso fisso rappresenta l’84% dei mutui erogati nel primo trimestre 2021. In questo scostamento rispetto ai dati di mercato si potrebbe leggere un primo segnale di inversione di tendenza tra fisso e variabile”, commenta Marco Boidi, Head of Sales Network. “Per alcune tipologie di acquirenti, infatti, la scelta del tasso variabile potrebbe essere più conveniente”. Boidi fa riferimento a quella categoria di compratori interessati all’acquisto di una casa, ma consapevoli che non si tratti dell’immobile della vita. Una soluzione abitativa, quindi, che potrebbe durare solo 8/10 anni, come nel caso di giovani single che in questo lasso di tempo potrebbero fare famiglia. A questa tipologia di acquirenti i credit specialist consigliano un mutuo di lunga durata (indicativamente 20 anni) a tasso variabile, che ha costi inferiori a quello fisso e che garantisce una rata bassa avendo però una prospettiva di vendita entro 6/7 anni.

Il transato della rete Re/Max: risultati anno 2020 e primo trimestre 2021

Nel corso del 2020, la società di mediazione creditizia ha raccolto 1.650 pratiche di cui il 90% derivante da nuovi acquisti. Il valore complessivo di mutui raccolti ed erogati ha raggiunto i 220 milioni di euro. L’importo medio dei mutui erogati nel 2020 è stato di € 133.300.

Grazie alle sinergie con il network RE/MAX, ha registrato nel 1° trimestre 2021 dati di crescita significativa rispetto allo stesso periodo del 2020. Da gennaio a marzo 2021 sono state raccolte e rogitate 658 pratiche (+154% sul 2020) per un valore complessivo di € 86.200.000. A queste si aggiungono 233 pratiche erogate per un valore di € 29.400.000 e un importo medio di € 131.470. Complessivamente le pratiche accese dai credit specialist della rete sono 891 per un valore di € 115.600.000. Nel primo trimestre 2021 la rete conta 90 consulenti attivi con una produzione media di € 1.284.450.

Identikit sociodemografico

Dall’analisi del transato della rete Re/Max, la maggioranza di chi ha richiesto un mutuo nel primo trimestre 2021 è coniugato (45%), seguono i single con il 35%, di cui il 56% sono uomini e il 44% donne. Separati e divorziati rappresentano il 12%, mentre i conviventi che hanno acceso un mutuo sono il 6%. Solo il 2% dei casi è rappresentato da vedovi che scelgono di cambiare casa richiedendo un mutuo.

Analizzando il panel per fasce d’età, il report rileva nella fascia 35-44 anni il maggior numero di richiedenti (35%). Le altre richieste si dividono equamente tra le fasce 25-34 per il 19%, 45-54 per il 22% e over 55 per il 22%. Una piccola quota, seppur significativa (2%), si registra nella fascia d’età dei più giovani (18-24).

Analizzando complessivamente le pratiche raccolte nel primo trimestre 2021, il 97,5% è destinato all’acquisto della prima casa. Solo il 2,5% dei mutui, quindi, è stato richiesto per l’acquisto di una seconda casa.

Scarica il Report allegato

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi