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2 Dicembre 2019

Confindustria alberghi, inaccettabile aumento imposta di soggiorno

di G.I.

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"Inaccettabile. Un aumento dell'imposta di soggiorno fino a 10 euro a persona è insostenibile per il sistema alberghiero italiano. Il nostro settore si misura con una concorrenza internazionale sempre più serrata e un livello di costi come quello che si verrebbe a generare con un aumento del 100% dell'imposta di soggiorno, va a colpire duramente il sistema delle imprese e dei lavoratori che operano in questo settore". Lo dichiara Confindustria Alberghi.

"Quello che è appena accaduto - spiega l'associazione - con Thomas Cook ci ha raccontato di quanto il settore stia affrontando trasformazioni epocali in un mercato sempre più globale e complesso. Un cambiamento che richiede investimenti e impegno da parte delle imprese che si trovano invece già oggi ad essere di gran lunga il primo contributore dei comuni italiani tra Imu, Tasi e Tari, tutti quei tributi a cui un'azienda, che per la sua natura non può certamente delocalizzare, è soggetta".

Da tempo, ricorda, "stiamo chiedendo una revisione complessiva della norma". "Ci sono elementi paradossali - avverte - come l'accusa di peculato, anche solo in caso di semplice errore da parte dell'operatore nella complesse procedure di rendicontazione, che rende la gestione dell'imposta rischiosa e costosa per l'azienda. Costi per i quali la legge non prevede nessun ristorno, neppure quando, come avviene in tutti i pagamenti con carta di credito, l'albergo si trova a pagare una commissione sulla tassa che deve poi riversare al comune". 

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