Secondo NPLs RE_Solutions nel 2024 si sono svolte 78.477 aste immobiliari in Italia, con una media di 215 immobili al giorno, circa 9 all'ora.
La Lombardia si conferma al primo posto per numero di lotti in asta con il 13,3%, seguita da Sicilia (12,05%), Lazio (9,72%), Campania (7,21%) e Marche (7,16%). Nel 2024, la provincia di Roma supera nuovamente quella di Milano, che scende al quinto posto, superata da Perugia, Cosenza e Catania.
Solo il 53,99% delle unità immobiliari all'asta è riconducibile alla categoria "residenziale". La percentuale di negozi, uffici e locali adibiti a uso commerciale in vendita ha un leggero rialzo attestandosi all'11,33% rispetto al 9% del 2023.
Il decremento delle unità immobiliari in asta rispetto all'anno precedente è del 12%, con un calo più consistente relativo alle esecuzioni civili immobiliari e un aumento dei lotti in vendita nelle procedure concorsuali. Queste variazioni sono influenzate dai recenti interventi normativi che hanno efficientato i procedimenti.
La distribuzione territoriale dei lotti vede la Lombardia al primo posto con 10.439 unità, seguita da Sicilia con 9.454 immobili, Lazio con 7.625, Campania con 5.655 e Marche con 5.618. Oltre il 32,42% degli immobili in asta ricade nelle regioni del Nord Italia.
Il comparto residenziale costituisce la porzione più consistente del mercato. La percentuale di negozi, uffici e locali adibiti a uso commerciale in vendita ha un leggero rialzo attestandosi all'11,33%. Resta invariata la percentuale dei capannoni industriali al 3,06%, mentre aumenta lievemente il numero dei magazzini.
Una parte importante del mercato è costituita dai terreni, sia agricoli che edificabili. Resta invariata rispetto al 2023 la percentuale di cantieri. Cala drasticamente la categoria dell'hospitality.
Il report evidenzia che il residenziale si assesta al 36,70% di aggiudicazione. I beni strumentali non superano il 32% delle aggiudicazioni.
54.322 lotti sono costituiti da beni il cui valore base d'asta è inferiore a 250.000 euro. Il valore base d'asta totale di questi beni rappresenta il 49,10% del valore complessivo di tutti i beni posti in asta nel 2024.