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25 Aprile 2019

La vendita di Via Solferino finisce in prima pagina sul Corriere della Sera

di Maurizio Cannone, direttore responsabile Monitor

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Potenza della stampa, il caso della vendita dell’immobile di via Solferino, sede del Corriere della Sera, finisce sulla prima pagina di oggi del giornale milanese.

I lettori di Monitorimmobiliare conoscono a memoria la vicenda (gli articoli sono nell’archivio disponibile online).

In sintesi: nel 2013 Rcs in difficoltà economiche vende a Kryalos sgr, il braccio immobiliare di Blackstone in Italia, la sede di via Solferino a Milano per 120 mln e resta come affittuario. Già all’epoca se ne parlò a lungo, con polemiche sull’entità della valutazione.

I procedimenti sul tema della congruità del prezzo si chiusero però senza individuare comportamenti scorretti da parte dei valutatori. Nel 2016 Urbano Cairo diventa il primo azionista di Rcs e nel 2018, quando Kryalos comunica di aver concluso la vendita dell’immobile ad Allianz, il Gruppo di via Solferino contesta la validità della vendita del 2013 in quanto viziato dalle condizioni di estrema difficoltà in cui versava all’epoca  l’azienda. Parte la causa legale che Blackstone avvia negli Stati Uniti, a New York. Dove, ieri, il giudice del tribunale Saliann Scarpulla decide di rimandare per competenza il caso alle autorità italiane.

Una prima vittoria di Urbano Cairo, perché i tempi saranno probabilmente molto più lunghi con un processo in Italia e perché gioca nel proprio Paese, condizione che Blackstone voleva evitare.

Comunque vada, però, nonostante tutte le legittime ragioni delle parti, il caso mina ulteriormente il settore immobiliare. In particolare verso l’estero, dove gli investitori non sono certo abituati a vedere operazioni d’investimento bloccate per rivendicazioni vecchie di anni.

In tutto questo colpisce che la vicenda guadagni oggi la prima pagina del Corriere della Sera e mezza pagina all’interno. Il tema non è certo dei più interessanti e di valore economico trascurabile, ma è comprensibile che si parli con enfasi di quanto riguarda il Gruppo di cui il giornale fa parte.

Però una riflessione va fatta.

I giornali, tutti, sono portatori, sempre legittimi fino a prova contraria, di interessi. Poco importa se propri o altrui. Quello che leggiamo sui giornali, qualunque sia lo strumento utilizzato, non è mai una visione neutrale delle cose.

Legittima, rispettosa delle regole professionali, onesta ma parziale. Sempre oggi, per i soliti incastri del caso, per esempio il Corriere non riporta la notizia di un’operazione proprio di Kryalos di importo simile a quello di via Solferino.

E tocca ai giornali di settore darne notizia.

Tutto legittimo, corretto, ma sempre con un occhio ai propri interessi.

E non può essere altrimenti.

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