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22 Aprile 2024

EUR Spa: il Palazzo dei Congressi di Roma rivisitato da Alvisi Kirimoto

di red

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EUR Spa, società controllata del Ministero dell’Economia e delle Finanze, proprietaria del Palazzo dei Congressi ha presentato l’intervento di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione dell’edificio progettato dall’architetto Adalberto Libera alla fine degli anni Trenta per l’Esposizione Universale di Roma del 1942, che oggi costituisce insieme a La Nuvola il più importante polo congressuale di Roma. Presenti il Presidente Enrico Gasbarra e l’Amministratore delegato di EUR Spa Angela Maria Cossellu, insieme agli architetti Junko Kirimoto e Massimo Alvisi fondatori dello Studio Alvisi Kirimoto.

Il progetto, ora al vaglio della Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è il primo intervento di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione, che investe l’intero complesso nella sua totalità, dall’apertura per la Fiera Internazionale dell’Agricoltura nel 1953. 

L’amministratore delegato di EUR Spa, Angela Maria Cossellu: “Questo progetto, che vale globalmente circa 8 milioni di euro, è un intervento imponente che valorizzerà l’unicità di Palazzo dei Congressi dal punto di vista architettonico e artistico, garantendo al contempo una maggiore funzionalità del Palazzo che, insieme alla Nuvola, rappresenta il più importante polo del turismo congressuale e d’affari della Capitale; non solo in termini numerici (300 mila presenze nel solo 2023), ma anche di valore aggiunto generato sulle economie della filiera coinvolta (300 milioni di euro stimati). Vi era la necessità di effettuare interventi di restauro per riportare all’originaria bellezza questo gioiello architettonico, e contemporaneamente l’opportunità di rilanciare quella che è anche una importante sede congressuale, con l’obiettivo di poter ospitare più eventi in contemporanea, garantendo un’esperienza allineata agli standard europei, senza alterare la qualità architettonica”. 

Il compito di valorizzare l’edificio è stato affidato da EUR Spa allo studio Alvisi Kirimoto che firma l’intervento architettonico articolato in due macro azioni: interventi di recupero e di restauro degli elementi architettonici esistenti e interventi di adeguamento funzionale attraverso l’inserimento di nuovi elementi in grado di modificare i flussi e l’ampliamento delle dotazioni tecniche. 

Tra gli interventi relativi alla gestione dei flussi dei visitatori al piano terra, l’atrio centrale verrà trasformato in un vestibolo dinamico in grado di dividere a metà il Palazzo e garantire una distribuzione verticale adattabile alle diverse necessità di configurazione degli spazi. A supporto della gestione dei percorsi, dispositivi quali pareti mobili opache e pareti vetrate garantiranno il corretto orientamento dei visitatori verso i diversi eventi e assicureranno l’isolamento acustico. Per entrambe le tipologie di partizioni il loro posizionamento seguirà la logica compositiva dell’edificio e per la maggior parte, i nuovi elementi, si attesteranno sulle originali posizioni delle porte vetrate pensate dall’architetto Libera.

Massimo Alvisi, co-fondatore dello Studio Alvisi Kirimoto: "L'intervento sul Palazzo dei Congressi è stato una sfida unica. Fin dall'analisi e dallo studio preliminare dell'edificio è risultato chiaro che Libera avesse già ipotizzato la possibilità di una futura evoluzione del progetto. Quello che abbiamo fatto, infatti, è stato ampliare e migliorare gli elementi già presenti sfruttando le nuove tecnologie disponibili. L'obiettivo dell'intervento è stato costruire un percorso filologico tramite: l’inserimento negli spazi di una serie di dispositivi mobili in grado di gestire i flussi in modo autonomo, separando acusticamente i diversi ambienti e l’installazione di infrastrutture tecniche innovative come le nuove tende oscuranti e il nuovo Ring scenotecnico”.

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