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3 Dicembre 2019

Pubblicata la legge regionale lombarda sulla rigenerazione urbana. Commento Dentons

di Federico Vanetti, partner studio legale Dentons

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Il 29 novembre scorso è stata pubblicata sul BURL, Bollettino ufficiale della Regione Lombardia (scarica in allegato), la legge regionale n. 18/2019 avente ad oggetto le norme di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale.

La normativa introduce diverse nuove previsioni e individua misure di incentivazione e semplificazione per promuovere i processi di rigenerazione urbana e il recupero del patrimonio edilizio, attraverso modifiche alla legge per il governo del territorio (l.r. 12/05) e ad altre leggi regionali, in coerenza con la legge per la riduzione del consumo di suolo (l.r. 31/14).

Tra le principali novità si segnala la possibilità per i Consigli Comunali di individuare gli ambiti di rigenerazione, rispetto ai quali possono essere previste azioni di semplificazione amministrativa, di incentivazione anche economica, usi temporanei e sviluppo di studi di fattibilità economica e urbanistica. 

In parallelo, Comuni e Regione potranno altresì avviare processi di rigenerazione intercomunale sfruttando una disciplina perequativa non più limitata al singolo Comune, ma estesa ad un territorio più ampio. La Giunta regionale e i singoli comuni definiranno incentivi volumetrici (inclusi quelli riconosciuti alle aree destinate a grandi parchi intercomunali) da perequare con le aree di rigenerazione quali destinazione prioritaria.

Sono poi previste norme volte ad incentivare e rigenerare le grandi trasformazioni di aree degradate, attraverso una programmazione degli interventi per stralci progressivi con applicazione del principio di indifferenziazione funzionale. Si profilano così strumenti urbanistici caratterizzati da una maggior flessibilità in grado di adeguarsi alle nuove esigenze nel corso del tempo.

Infine, sono previsti incentivi per il recupero del patrimonio edilizio esistente e degradato.

Oltre alla possibilità di favorire gli usi temporanei al fine di attivare processi di recupero e valorizzazione di edifici dismessi, inutilizzati o sottoutilizzati, e incentivare lo sviluppo di iniziative economiche, sociali e culturali (escluse le attrezzature religiose e le sale da gioco), sono state potenziate anche le regole sull’indifferenza funzionale, riconoscendo tra loro compatibili, anche in deroga a prescrizioni o limitazioni eventualmente presenti nel PGT, alcune destinazioni urbanistiche (residenziale, commerciale di vicinato, artigianale di servizio; uffici e strutture ricettive fino a 500 mq di SL), con esclusione della funzione logistica e delle grandi strutture di vendita.

Sono poi previsti incentivi volumetrici (ferma la facoltà per i Comuni di limitarne l’applicazione) in relazione agli immobili degradati o dismessi, individuati con delibera di Consiglio comunale, ovvero – decorsi 6 mesi – periziati direttamente dai privati.

Gli incentivi per gli interventi di rigenerazione sono anche economici, con previsione della riduzione del 50% del contributo di costruzione per gli interventi di ristrutturazione urbanistica in ambiti di rigenerazione urbana e possibilità di riduzioni analoghe per gli altri interventi, secondo i criteri che saranno definiti dai Comuni. In generale è prevista la riduzione del 60% degli oneri di urbanizzazioni per tutte le ristrutturazioni di immobili da rigenerare.

L’individuazione di edifici o aree da rigenerare, oltre ai benefici di cui sopra, comporta anche doveri per i proprietari che dovranno presentare i progetti di riqualificazione entro 3 anni, ovvero dovranno provvedere alla demolizione degli immobili degradati.

Gli incentivi per la rigenerazione sono accompagnati anche dalla previsione di disincentivi per il nuovo consumo di suolo.

Nuovi interventi su aree agricole e interventi di logistica (salvi quelli all’interno delle aree di rigenerazione) comporteranno una maggiorazione del costo di costruzione del 20-50%.

L’insieme delle norme appena pubblicate rappresenta sicuramente un sistema di innovazioni interessanti e chiaramente volto a promuovere processi virtuosi. Ovviamente, il successo concreto delle nuove previsioni dipenderà anche dalle modalità con cui verranno attuate dai Comuni e dalla Giunta regionale, chiamata a definire criteri e regole applicative entro i prossimi mesi.

Sul numero di REview di sabato sarà pubblicata una videointervista di approfondimento