San Faustin e i soci e amministratori Gianfelice Rocca, Paolo Rocca e Roberto Bonatti sono stati prosciolti definitivamente nel caso Petrobras. La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha disposto il "proscioglimento" per "non doversi a procedere" della San Faustin Sa, holding lussemburghese del gruppo italo-argentino Techint, e dei soci e amministratori Gianfelice Rocca, Paolo Rocca e Roberto Bonatti, nella vicenda giudiziaria conosciuta come "caso Petrobras".
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della Procura della Repubblica di Milano nei confronti della sentenza del Tribunale di Milano che aveva già assolto gli imputati dall'accusa di corruzione internazionale per un importo di 6,6 milioni di euro.
La vicenda riguardava un presunto episodio di corruzione internazionale per un supposto caso di tangenti risalenti al periodo 2009-2013. Le accuse sostenevano che, tramite un ex dirigente di Techint, fossero state versate tangenti a Renato Duque, manager della società pubblica brasiliana Petrobras, allo scopo di favorire la Confab Industrial SA (allora partecipata al 23% da Tenaris) nell'ottenimento di contratti di fornitura di tubi per un valore complessivo di oltre 1,4 miliardi di euro.
È stata così confermata l'estraneità degli amministratori di San Faustin ai fatti e la correttezza del loro operato.
La difesa è stata sostenuta dallo Studio Legale Associato Mucciarelli con il professor Francesco Mucciarelli e gli avvocati Marco Calleri e Andrea Rossetti, e da BonelliErede con il partner Giuseppe Manzo; al team difensivo hanno collaborato Vincenzo Dell'Osso, partner di BonelliErede, e Rosaria Giambersio, associate dello studio Mucciarelli.