L'ultimo crollo delle criptovalute pone in evidenza solo uno dei tanti motivi per cui, secondo PGIM, sono una scelta errata per gli investitori a lungo termine. Nell'ultimo paper sui Megatrends prodotto da PGIM, "Cryptocurrency Investing: Powerful Diversifier or Portfolio Kryptonite?", decine di professionisti dell'investimento di PGIM nei settori del reddito fisso, dell'azionario, del real estate, del private debt e degli alternativi analizzano le argomentazioni più comuni a favore delle criptovalute rilevando che l'investimento diretto in criptovalute offre pochi vantaggi a un investitore istituzionale, mentre aggiunge notevole volatilità e rischio.
Secondo quanto emerge dalla ricerca di PGIM, le criptovalute sono un elemento di diversificazione per il portafoglio inaffidabile e sono inadeguate nell'ambito della copertura dall'inflazione o come bene rifugio. I recenti rendimenti corretti per il rischio non sono molto diversi da quelli di altre asset class, ma presentano ribassi più frequenti e maggiori. Inoltre, il contesto normativo incerto e le significative preoccupazioni ambientali, sociali e di governance rappresentano ulteriori fattori sfavorevoli per gli investitori a lungo termine.
David Hunt, CEO di PGIM: "In qualità di investitori a lungo termine e di fiduciari per conto dei nostri clienti, per aggiungere una nuova asset class in portafoglio, essa deve rispondere a tre requisiti: deve avere un quadro normativo chiaro, deve costituire un'efficace riserva di valore e deve avere una correlazione prevedibile con altre asset class. Attualmente le criptovalute non soddisfano nessuno di questi tre requisiti. È decisamente più una speculazione che un investimento".
Shehriyar Antia, Head of Thematic Research di PGIM: "Le criptovalute potrebbero rappresentare l'eroica ricerca di un sistema di pagamento peer-to-peer decentralizzato, ma il loro prezzo si basa su un comportamento speculativo, anziché su una tesi fondamentale relativa al loro valore o alla loro utilità. Inoltre, essendoci poche prove a sostegno dello status di bene rifugio o di efficace copertura dall'inflazione, non vediamo alcuna ragione per cui le criptovalute debbano far parte dei portafogli istituzionali".
SFATARE I MITI SULLE CRIPTOVALUTE
Le criptovalute non costituiscono una copertura efficace dall'inflazione: Nel 2021, il prezzo del bitcoin e di altre criptovalute si è mosso insieme all'inflazione solo per un breve periodo, prima di scendere bruscamente. L'oro, invece, ha dimostrato fin dagli anni '70 di poter essere una copertura efficace e affidabile contro l'inflazione.
Il Bitcoin non funge da bene rifugio: il Bitcoin, la criptovaluta più diffusa, non ha rappresentato una forza stabilizzante all'inizio del 2020, quando i prezzi degli asset globali sono scesi vertiginosamente a causa dei lockdown indotti in tutto il mondo dal COVID. Il suo valore era di gran lunga inferiore a quello dei beni rifugio convenzionali.
Le criptovalute si scontrano con gli obiettivi ESG: Una singola transazione sulla blockchain del bitcoin equivale a 2 milioni di transazioni sulla rete Visa, ovvero all'incirca la stessa energia necessaria per alimentare mediamente una casa americana per oltre due mesi. Dal punto di vista della governance, l'anonimato e la difficoltà nel rintracciare l'identità dei proprietari ne fanno un mezzo di scambio privilegiato per le attività illecite, come eludere le sanzioni a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
OPPORTUNITÀ TANGIBILI NELLA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN
Blockchain private e smart contract: La tecnologia del registro distribuito e gli smart contract possono rivoluzionare alcuni aspetti dei servizi finanziari, della logistica e della gestione della catena di approvvigionamento, in quanto eliminano la necessità di verificare le controparti e gli scambi, nonché di riconciliare le transazioni e i registri.
Cartolarizzazione di nuova generazione: La tokenizzazione degli asset immobiliari e infrastrutturali potrebbe ridurre sostanzialmente i costi delle transazioni e del servicing, aumentare la liquidità, semplificare le transazioni, migliorare la trasparenza dei prezzi e consentire una costruzione più granulare del portafoglio.
L'infrastruttura e l'ecosistema che supportano le blockchain e le future valute digitali delle banche centrali: L'innovazione complementare in aree quali la prevenzione delle frodi, la conformità normativa e altri fattori chiave dell'ecosistema crypto ha il potenziale per generare rendimenti interessanti per le società che forniscono questi servizi.
Taimur Hyat, chief operating officer di PGIM: "Le criptovalute sono al centro del dibattito, ma è nella tecnologia sottostante che troviamo le opportunità di investimento più interessanti. Le aziende che abilitano applicazioni blockchain nel mondo reale - come la compensazione e il regolamento delle transazioni, la prevenzione delle frodi e la tokenizzazione di asset reali - offrono una creazione di valore significativamente maggiore nel corso del prossimo decennio. Vale l'antico assioma: quando c'è una corsa all'oro, investi in pale e picconi".
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